Davanti la porta finestra

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Il quadro: Incontro alla luce del mattino


Davanti la porta finestra.


Eccomi qui. La mattinata è bella. È il freddo dell’inverno con il sole luminoso dell’estate di San Martino. Io scrivo al computer in piedi, davanti la porta finestra che dà sulle colline a est, e sull’Orco.
È una sensazione piacevole. Di protezione e di avventura nello stesso tempo.


Sto molto meglio in salute e la voglia di trovare il mio sogno aumenta di giorno in giorno. Sono una preghiera permanente che chiede alla Vita di condurmi all’incontro con ciò che può colmare la mia fame di vita.


E mi rallegro, in un certo senso, che questa ricerca sia al contempo il risultato di una mia motivazione, di una mia spinta interiore, e di eventi apparentemente casuali, preterintenzionali, che mi vengono incontro. Come se  la mia avventura non stesse tanto nell’eseguire un progetto già definito, quanto piuttosto definire via via un progetto sogno in cui via via impegnare le mie risorse.


E in fondo l’amore, nella forma di Eros, è in questi termini. Una mancanza fortemente sentita che impegna l’iniziativa e l’arguzia, l’intraprendenza e l’immaginazione nella ricerca di…


Devo ammettere che vale anche per me quello che molti mi hanno raccontato di se stessi: di non sapere in termini precisi e ben definiti quale sia il loro sogno. Ma che sentono di averne uno che li abita e li sollecita con un gioco articolato di noia, scontentezza, disperazione, entusiasmo, slancio, gioia interiore… e che cercano di rispondere inventando giorno dopo giorno delle azioni esplorative e cercando di dire di sì agli eventi che mostrano segnali di somiglianza con ciò che cercano…


Mi piace questa ricerca dolce, gentile, lontana dagli sforzi titanici e dalla sindrome del condottiero. Un’avventura in cui l’aspetto interiore e quello esteriore si sposano con particolare gentilezza e armonia.


Capisco che è la Bellezza e il Gusto che guidano la mia ricerca.
Capisco che non sono tagliato per il Vero o per il Giusto in se stessi. Non sono un Uomo Etico né il contemplativo filosofo alla Narciso di Narciso e Boccadoro.


Ma ipotizzo che Bellezza, Verità e Bene alla fine si coniughino insieme perfettamente e che rappresentino diverse possibilità di approccio. Immagino che la Vita abbia seminato in me il desiderio del Bello e che è questa la strada che ho da seguire. E che per questa via incontrerò anche il Vero e il Bene.


E sono qui, davanti alla porta finestra, a interrogare il pensiero del cuore su dove devo andare, cosa fare, dove investire le ritornate energie. Ipotizzando di avere un mio dono da dare e che in questo consista il significato e il valore della mia vita.


Rinasce così, alle prime luci del giorno, la mia avventura, gustosa e intraprendente. Che legge nella limpidezza di ciò che vedo dalla finestra una promessa, uno stimolo, un incoraggiamento.


NOTIZIA
Simona Valesi, sempre attenta e consapevole nel dare il suo contributo allo sviluppo della coscienza, segnala il Convegno CONACREIS del 25 novembre. Puoi trovare le informazioni nell’area download
scaricando il file PROGRAMMA CONVEGNO CONACREIS…

Categorie: Eugenio Guarini