Inventa quello che vuoi

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Il quadro: La figlia del Profeta


Inventa quello che vuoi


Che giornata!
Sempre con la testa nelle nuvole. Una situazione in cui il solo vedere le montagne dal balcone, il verde dei fiori e la luce del giorno è una grazia.
Come quando sei un po’ brillo, dopo cena, e soffia il vento e tu ti rendi conto di vedere solo la punta dell’iceberg della vita.
La bellezza di avere un tetto e pareti bianche e l’acqua corrente.
Mioddio! Come ti senti piccolo e come senti grande lo spettacolo in cui sei stato gettato!


Hai voglia di mettere un po’ d’ordine tra le cose. Sperando che questo chiarisca la tua situazione. Ma lo sai in anticipo che per quanto tu metta in chiaro non ce la farai mai. Perché la vita è troppo.


Allora, immaginiamo che quella del quadro sia la figlia del Profeta. Fatima, si chiama così?
Questo è il momento in cui la figlia del Profeta nasce alla consapevolezza della vita.
Io vorrei sapere quello che le passa per la testa.
E immagino.
Il deserto, i tramonti, la sabbia rosa, i carovanieri, le città, il lusso delle piccole corti…
La vita è una specie di sogno. Una sorta di aperitivo. La vita apre alla vita.


Tu sei folle, amico mio – si sta rivolgendo proprio a me!
E sorride. Sorride pronunciando parole che escono dal cuore del deserto.
Lei dice: Noi diciamo che è il Dio che ci ha fatto a sua immagine e somiglianza. Il che significa che siamo noi a fare Dio a nostra immagine e somiglianza.
Il Dio ha fatto l’elefante, la giraffa e la formica. Non si è rinchiuso in un modello unico. Ha fatto tutto quello che voleva fare. Ha provato a inventare il mondo.
Ha inventato un mondo.
E, dunque, anche tu puoi inventare un mondo. Non c’è niente che t’imprigioni in un modello. Puoi fare della tua vita il quadro che vuoi.
Ma, allora, non cercherai di dare un senso bello alle cose che vivi?
Noi troviamo il senso della vita inventandolo. E che le nostre invenzioni siano almeno invenzioni piacevoli.
Certo, devono mordere sulla cosa. Devono essere invenzioni che trovano quel che cercano. Una risposta dalla oscura oggettività dell’essere.
Ma c’è modo diverso per scoprire l’abbondanza dell’essere che inventare senza economia?


Tu sei libero di inventare – questo dice la figlia del Profeta.
Non ci sono errori nell’invenzione e nei tentativi. Ci sono solo mosse che esplorano, animate dalla fiducia.


La fede – dice la figlia del Profeta – la fede è la scommessa che consente l’avventura dell’uomo.
La fede è fiducia che muovendo le mani e il cervello potrai trovare ciò che desideri. E vedere meglio i tuoi stessi desideri.
È la fede che alleggerisce la fatica e spiana il cammino. La fede è il gesto coraggioso che rende l’orizzonte del possibile ampio quanto l’orizzonte del deserto.

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