Doppio registro

Guarini Newsletter


Doppio registro.


– Questo non te l’aspettavi…


– Veramente, no!
Come fa a venire fuori una cosa come questa da uno che dipinge donne con colori caldi da anni? C’è qualcosa nella vita degli artisti che mi sfugge…


– Beh, non me l’aspettavo neanch’io prima di mettere mano al pennello e di darci dentro, sulla tela.
In verità, era liberante non dover fare nuovamente una donna. Sensuale, ma contenuta. Come se riflettesse filosoficamente sul significato della sua sensualità.


Capitano momenti come questo. E quanto all’artista, non so. Ma io sento che in momenti come questi devo seguire. Si ribadisce il concetto che le cose son dette dentro di te. Che l’intenzione e la volontà, di fronte a eventi del genere, devono tenersi in disparte. Almeno nel momento della nascita.
Dopo, si può parlare.


– E cosa vorresti dire?
La ragazza si chiamava Nicole. Lavorava all’estero. Ed era alla Torre Espositiva per caso, in un viaggio di piacere. Un pezzetto di donna carico di simpatia. Aveva un carattere. Intelligente. Alla Torre c’erano una ventina delle mie donne. E alla fine del percorso, questo Doppio registro, che stonava come un cazzotto alla fine di un amplesso.


– Forse vorrei parlare del sovrappiù di programmazione che domina la nostra vita sociale, nell’insieme. L’azienda dove lavori è programmazione eseguita. Anche la vita di coppia – dove  esiste – è programmazione. L’agenda dei nostri ragazzini e programmazione giornaliera.
E perfino i messaggi pubblicitari, che colpiscono le tue emozioni, e t’invitano a lasciarti guidare da queste – perfino loro sono risultato di programmazione.


Anche la mia vita d’artista è invasa dalla programmazione. Programmo perfino l’ora d’aria al mattino con lo scopo di raccogliere energie per fare il lavoro del giorno.


– Però…


– Però nella mia vita c’è uno spazio in cui lascio accadere quel che accade, quel che deve accadere senza che io ne sia responsabile. E questo mi riscatta, almeno un po’. Dico, ai miei occhi.


– E perché non dovremmo programmare tutto ciò che ci riguarda?


– Perché il linguaggio della vita e dell’universo è cominciato prima che aprissimo gli occhi. E anche noi, con tutte le nostre facoltà, siamo stati detti prima che ci toccasse a programmare.


Quello che riceviamo per vivere, viene a nostra insaputa.
Cioè, lo sappiamo dopo che ci è stato dato.


Anche pensare è pensare i pensieri che vengono, così come camminare è muoversi su un sentiero che è stato fatto prima dei nostri passi.
Dunque, la nostra vita è muoversi – audacemente – sul territorio di eventi che ci vengono donati. Puoi prenderla come una condanna. Oppure semplicemente accettarlo. E andare d’accordo con quel che succede.


Doppio registro dice questo?


– È un doppio registro quello che ci consente di suonare la nostra musica.
La vita è suonata a quattro mani. E le altre due sono tante e non sai di chi sono.
Lo riassumiamo, verbalmente, parlando di mistero.


– La creatività…


– Chiunque è interessato alla creatività, oggi, deve tener presente che ha a che fare con una forza che esiste nella vita. Deve accedervi. Deve creare le condizioni perché si manifesti. E dopo, lavorarci tanto sopra, con passione e perseveranza.


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Il quadro di oggi: Doppio registro (acrilico su tela cm 100 x 100).


E’ nato oggi all’improvviso. Non me l’aspettavo neanch’io. Questi eventi che vanno oltre la tua intenzione sono chiamati “ispirazione” dagli artisti. Loro obbediscono. Non vuol dire che sia garantito il successo. Ma certo è il modo in cui l’artista obbedisce al proprio genio. Avvenga quel che aviene. Doppio registro fa rifermineo a quelle altre due mani misteriose che suonano con le tue la canzone della vita. Spero che appreziate il lavoro.

Eugenio Guarini
http://www.eugenioguarini.it

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