Continuare a giocare
2189 Paesaggio, acr. Su tela, cm 100×100
In fondo è continuare a giocare.
Si può stupire, si può rasserenare, si può anche scuotere, pungolare… ma la vera provocazione sta nel paradosso che un uomo di settantasei anni voglia continuare a giocare come un bambino, incantandosi a pasticciare con i colori con lo spatolone da cucina. Cosa che da bambino non mi sarebbe mai stato permesso di fare, per altro.
E poi il piacere di mettere al mondo degli oggetti belli, carichi di energia buona, che certamente sono destinati a sostenere nel lavoro del vivere, che richiede impegno e creatività. Sono oggetti nati nella gioia, quale che sia la cosa che dicono. E non c’è dubbio che non rilascino gioia quando si trovano in un ambiente.
E poi c’è questo pensare per immagini, questo saltare di palo in frasca, che miete idee e prospettive capaci di rinnovare l’orizzonte. Questo riuscire a sciacquarsi l’anima ogni mattino e conservare lo sguardo della meraviglia. E la passione per gli aggeggini tecnologici che consentono di fare tutto da sé e di comunicare con chiunque.
Ho nel desiderio e nei sogni la mia bussola. Mi adopro per allinearmi con essi. E quando il desiderio si accende, al risveglio, la giornata che mi viene incontro è un regalo, un’opportunità, una benedizione, una fortuna, un’occasione…
Categorie: Eugenio Guarini