un Nobel…
Nella foto: Un giorno, a Vicenza
Il progetto di fondo della mia ricerca è apprendere e irradiare la gioia di essere vivo.
Mi piacerebbe che venisse creato un Nobel per coloro che contribuiscono in maniera originale ed efficace alla Gioia di Vivere.
Sono orientato in quella direzione perché è un obiettivo positivo e creativo, per il quale mi sento predisposto e sospinto da come sono fatto. Direi che ogni giorno e ogni circostanza è una palestra di esercitazione e apprendimento.
Sono forse ingenuo ma credo che sia un obiettivo culturalmente importante. Credo che comporti un lavoro interiore attento, nello stesso tempo modesto e audace. Qualcosa che riesca a creare un certo modo di guardare. Probabilmente c’è molto di altro, ma questo c’è. È come con la Bellezza. La Bellezza c’è, ma bisogna vederla e questo comporta una certa cultura dello sguardo.
Intuisco che un momento importante del processo è quando riesci a vedere che quello che sei e che hai è più che sufficiente a giustificare che ti senta felice. In certi casi, sembra paradossale e perfino rinunciatario. È qualcosa da sperimentare, credo.
Categorie: Eugenio Guarini