Le Tre Levanne
Qualcuno, vedendo le foto che metto su Facebook, mi ha chiesto se vivo in Paradiso. In effetti, abito ai piedi del Parco Nazionale del Gran Paradiso. In meno di un’ora sono, col camper, sul lago artificiale di Ceresole Reale a milleseicento metri di altitudine e se ho voglia di una temperatura più frizzante in un’altra mezz’ora sono al Colle del Nivolet, salendo di altri mille metri.
Avere a portata di mano un territorio così bello e sano per uno che ama la riflessione, la camminata lenta e solitaria, la lettura, è veramente come abitare in Paradiso. Una grande fortuna, un’opportunità eccezionale. Da quando ho il camper, molte delle mia attività di lettura e di scrittura, di pensiero, di progettazione, di ideazione, avvengono all’aperto. Non c’è niente che mi faccia sentire più a mio agio che ideare all’ombra dei larici che costeggiano il lato sud del lago di Ceresole.
Io vengo dalla Toscana e niente mi toglie dal cuore l’immagine di quella terra, dove ho passato l’infanzia, ma, sicuramente, questa terra Canavesana, diversa assai, soprattutto nei modi e nel comportamento dei suoi abitati, ha col tempo conquistato un posto speciale nel mio cuore.
Come pittore, ho cominciato con le donne. Ne ho dipinte a centinaia. All’inizio mi chiedevano: perché non fai dei paesaggi? E io rispondevo che nel paesaggio non riuscivo a vedere gli occhi. La donna, col suo potente richiamo erotico e con il mistero che racchiude, le domande che suscita, la sensibilità che esprime, è stata giustamente il primo soggetto da esplorare con l’espressione pittorica, nel mio personale stile espressionista.
A cogliere la pulsante vitalità del paesaggio mi ha aiutato, paradossalmente, una malattia, dopo la quale, per esigenze terapeutiche, ho cominciato a camminare tutti i giorni. L’amore per il camminare e per la natura è oggi parte essenziale del mio stile di vita e fonte di suggestione profonde, che m’inducono a guardare con occhi diversi alla città, al processo di sviluppo, al futuro dell’umanità…
Posso dire che oggi vedo molto meglio “gli occhi del paesaggio”. E avverto molto più intensamente il suo richiamo a ritornare alla fonte dell’energia e della vitalità. Ed è per questo che i quadri ispirati alla natura vengono a popolare sempre più numerosi il mio atelier.
Qui allego la foto dell’ultimo, ispirato alle Tre Levanne, viste da Ceresole Reale, dalla borgata Prese.
Categorie: Eugenio Guarini