Castelli e Futuro
Il quadro: “Terra di castelli e cantastorie” (acrilico su tela cm 100×100)
Mi hanno chiesto di scrivere la storia di un personaggio medievale che ha vissuto a Frassinetto tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento. Scrivendo mi sono ritrovato a costatare quanto queste terre Canavesane siano piene di testimonianze e segni della vita medievale. È forse una delle terre più ricche di castelli che ci sia in Italia.
Il Medio Evo mi è sempre piaciuto. Credo che faccia parte dell’immaginario di intere generazioni di bambini. Ma, di fatto, sto bene nel presente. E il mio sguardo è sempre rivolto al Futuro. In sostanza, amo il cambiamento in atto. So che ci stiamo muovendo verso un mondo nuovo e questo per me significa grandi opportunità di ridisegnare la vita nel suo insieme. Adoro le energie che sono impegnate nel ridisegnare la vita. Quella personale e quella comune a tutti. Amo gli spazi di libertà nuovi, la moltiplicata gamma di opzioni che abbiamo a disposizione. Gioisco per l’accresciuta importanza del lavoro dell’intelletto e della fantasia nelle forze in campo. Il pensiero, l’arte, la creatività, hanno davanti spazi sconfinati e sfide eccitanti. Proprio mentre tutto un vecchio mondo sta sgretolandosi possiamo lanciarci in imprese grandiose, inedite. Abbiamo un accesso alle informazioni e alla comunicazione incredibilmente vasto, agiscono su di noi aspettative e spinte forti come non mai allo sviluppo della soggettività, del pensiero creativo, dell’immaginazione progettuale. Dobbiamo aprire le porte del cuore a una fiducia sconfinata nelle possibilità che sono alla nostra portata.
Questa terra canavesana è stata un tempo terra di castelli e cantastorie, ma è stata anche, in passato, una terra di innovazione e di futuro. Può esserlo ancora.
I miei quadri qui in Galleria
Giovanni Carbone alla Mostra della Fornace Pagliero inaugurata sabato scorso nel mio Blog
Categorie: Eugenio Guarini