Cento Guarini a Roma
Davide Grilli è direttore del Crowne Plaza di Roma. L’Hotel è una realtà grandiosa. Ha una Spa. Lussuosa. Io non me lo potrei permettere. Io ho un camper per gli spostamenti.
Davide lo conosco da tempo. Era direttore a un Holiday Inn di ultima generazione a Quarto d’Altino, dove ero stato invitato a fare una mostra. Poi si era spostato a Roma. Un giovane uomo, molto attento alla cura di sé. Costantemente abbronzato. Gentile.
Telefonata.
– Qui abbiamo bisogno dei tuoi colori, Eugenio. Perché non vieni a fare una mostra. Guendalina ha cercato in giro dei quadri adatti. Ma dice che nessuno è paragonabile ai tuoi. Vieni da noi. Siamo intenzionati a comprarne alcuni…
Ho preso tempo per pensarci. Roma è lontana.
Stavo organizzando delle cose attorno a Torino e a Varese…
Poi spunta una vecchia idea.
Cento Guarini….
Sognavo di fare, prima o poi, una Cento Guarini. Pensavo a Milano.
Cento Guarini ha un significato per me.
Sono un pittore che lavoro molto e produce molto.
Cento Guarini!
Ne avevo parlato con amici. Ma ancora l’occasione non si era presentata.
E se…?
Telefonata.
– Davide, e se organizzassi nel tuo Hotel una Cento Guarini? Una grande esposizioni, con vernissage e inviti…
Davide esulta. Guendalina ed io siamo felici che tu abbia scelto il nostro Hotel per un evento di tale importanza. Ti organizziamo noi tutto: il vernissage, il rinfresco, gli inviti. Faremo uno scambio merce. Tu pagherai in quadri.
Lo presenteremo anche come festa di fine anno per i nostri clienti. Ti facciamo il catalogo e prepariamo gli inviti. Ti passo i contatti per le operazioni di allestimento e organizzazione…
Mi sono messo subito al lavoro.
Scelta dei cento pezzi. Imballo. Spedizione.
Nella mia scala, nel condominio dove abito, c’è un trasportatore. Claudio. Uno che fa i traslochi. Nessun problema. Periodicamente io devo andare a Napoli. Quando è il momento me lo dici e aggiungo i tuoi quadri al carico. Passo a Roma e scarico. E poi vado a Napoli.
Il 2 novembre era domenica. Claudio con il suo camion davanti al cancello dell’entrata nei garage. Portiamo i cento pezzi, impacchettati a due a due, legati con il tensile e uno spessore in mezzo. Il giorno dopo, al mattino. I quadri sono a Roma.
La squadra della manutenzione si mette all’opera.
Ora sono già sistemati negli spazi destinati ai congressi. Oltre 400 metri quadri. Arrivano le fotografie.
La data del vernissage è il 4 dicembre.
Davide mi fa sapere che hanno previsto anche un complesso che suonerà.
Tutto è pronto.
Nei prossimi giorni allestirò il mio camper.
Su Facebook ho avvisato (e invitato) tutti gli amici di Roma e dintorni.
Sono emozionato.
La vita d’artista mi ha riservato sorprese, regali, vitalità, tensioni e soddisfazioni. Ancora non ho messo bene a fuoco cosa voglia dire vita d’artista. Ma so che è qui, è in me, è nella mia realtà.
Categorie: Eugenio Guarini