Categoria : Eugenio Guarini
Categoria : Eugenio Guarini
Periodo espositivo: 28 agosto-11 settembre
Visite:
sabato 10 settembre 10,30/12,30 – 15,30/19,00
domenica 11 settembre dalle 18,30
altri giorni su appuntamento
Dove: Open Art House Via San Gaudenzio 10/b Ivrea
Info info@openarthouse.it | Monica +39 3385093563
Siamo quasi giunti al termine di questa bella esperienza, vi ricordo che questa è l’ultima settimana per poter visitare l’esposizione. In galleria potrete vedere esposte 12 opere considerate rappresentative della vulcanica ed eclettica produzione del Guarini: sono stati scelti alcuni nuclei stilistico-tematici caratteristici quali le figure femminili, i paesaggi, gli astratti e i monocromatici. Questa mostra è stata anche il frutto del lavoro di curatela, catalogazione ed archiviazione del repertorio artistico e filosofico dell’artista che la sua famiglia da due anni a questa parte sta portando avanti con amore quotidianamente.
Durante il finissage di domenica 11 settembre ore 18.30, sarà presente Sandra Baruzzi che ci guiderà attraverso le opere ed il “lavoro” artistico/poetico di E. Guarini.
Sandra Baruzzi è una nota artista ed insegnante di ceramica e design – le sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche -. Curatrice indipendente, interviene in ambito artistico e letterario pubblicando libri, partecipando a mostre ed eventi multidisciplinari nazionali ed internazionali.
“Non piangerò per quel che si fa alla terra.
Né darò voce al dolore delle piante.
Molte fra loro, piene di ferite, sono cresciute
dure e pazienti attorno a cicatrici di pietra.
Presterò orecchie, invece, al suono silenzioso
che senza posa cantano alla terra le radici
e che riaffiora ogni stagione
nel desiderio bambino delle gemme.
Piuttosto che becchìno di assassini
sogno d’essere poeta del sambuco,
vate all’ippocastano, dei platani il cantore.
E il liriodendro ricorderà il mio nome in fioritura
e il tasso farà bacche pensandomi a suo tempo.
Scriverò versi lungo i fiumi, camminando,
per una lunga vita e feconda
alle reni forti del pianeta.
È sarà il cielo il mio quaderno aperto.”
(Estratto dalla newsletter: poeta del sambuco, del 10 febbraio 2019, parte 3)
Foto di Luce Berta @redbrshape
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