Categoria : Eugenio Guarini
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Io penso che siamo agli sgoccioli. Agli sgoccioli di questa ondata di spiritualità metafisica e mistica. Che ormai è diventata anche una moda.
Immagino che alcuni secoli di modernità – sto parlando di quella parte della modernità che ci ha allontanato dalla Natura e che ha trasformato la Natura in una risorsa materiale da sfruttare all’osso senza altra considerazione – questo tipo di modernità ha provocato una reazione spirituale molto forte.
Oggi quest’ondata sta dilagando in ogni ambito. Il corpo è canale di messaggi ed energie spirituali, la natura intera, dalle piante agli animali, sta rivelando il suo spirito divino, destinato a guarirci e a trasportarci nella beatitudine dello spirito. La gente, tutti noi, abbiamo bisogno di lentezza, meditazione e pace.
Anche se il mercato e l’economia hanno una capacità infinita di piegare lo zen e il “bagno nella foresta” in strumenti di produttività!
Ma credo si avvertano già i segni della inevitabile fine.
Intanto la noia. Che è sempre stata un fattore rivoluzionario.
Non vi sembra che stiano moltiplicandosi fino alla nausea le scuole di terapia, le filosofie mistiche, le psicologie positive e i guru dell’abbondanza vera e della positività?
Avevamo bisogno di tirare il fiato. Ma ora vogliamo ritornare a vivere. A vivere il mondo. Le sue contraddizioni e le sue sfide.
Ora che ci siamo ripresi, non possiamo passare la vita a vincere lo stress e a coltivare la pace interiore. Il mondo là fuori attende nuovi soggetti (sani ed equilibrati, ma anche pazzi e visionari) che mettano mano a nuove strutture, nuovi rapporti, nuove creazioni.
Smettendo di pensare esclusivamente al loro ombelico.
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