Disvelamento dell’essere.
Ho pensato spesso, emozionandomi, all’idea della mia vita come laboratorio, come esperimento, come ricerca, insomma viaggio d’esplorazione. Mi piace e mi attira questa prospettiva da romanzo d’avventura. Il mio animo bambino!
E ora tu mi chiedi perché. Quali sono i motivi e le aspettative che ti mettono in viaggio?
Oggi vado volentieri nei boschi e nelle campagne, mi piacciono le passeggiate solitarie e meditative, ammiro i paesaggi e mi lascio stupire da piante, erbe, animali, suoni, torrenti… ma c’è una sete più profonda e diversa che mi fa immediatamente trasformare la mia passeggiata in metafora. Questa sete riguarda il pensare, la mappa delle cose che si forma nella mente, la storia che io racconto a me stesso e che dà valore a tutto quello che faccio e la speranza di scoprire di più sul vivere, sull’essere, sul sentire, e di farlo mio, di diventarlo.
È come se io avessi la possibilità di creare il film della mia esistenza, lavorandovi come un artista, capace di modellare gli eventi e le risorse, in vista di una realizzazione assolutamente intensa e rilevante. E questo film non è una semplice fiction, come lo possono essere un film, un’opera teatrale, un romanzo… No, questa fiction coincide esattamente con quello che sono e divengo, con quello che succede.
Quest’avventura è l’esplorazione e la realizzazione dell’essere.
Se Heidegger lamenta nell’epoca moderna “l’oblio dell’essere”, io sto viaggiando nel senso contrario, operando per il suo disvelamento. E questa è l’anima stessa della Filosofia.
Categorie: Eugenio Guarini