Tanta roba in un piccolo istante!
Sto provando a trattare il polistirolo espanso con la fiamma e il solvente nitro. E’ un modo per fare le “nuvole”. poi aggiungo i colori, a istinto, dalle bombolette. cerco di spingere tutto quanto verso qualcosa di bello e significativo. qualcosa che mi faccia sentire bene e che mi ‘inviti a pensare.
Sono questi nuovi lavori che ho avviato dopo aver incontrato Emilia Rebuglio, che di questi lavori è maestra. Lei mi ha detto che ha cominciato da quando è rimasta vedova e vi esprime il tormento e la pena che la vedovanza le ha seminato dentro.
Emilia Rebuglio, “Dissoluzione”.
Benché lei li annunci come espressione di tormento, io vi vedo un gioco esuberante dell’anima ed è questo aspetto che mi ha colpito. e, inoltre, quel “giocare con il caso” che tanta parte ha nel mio approccio all’arte e alla vita.
Emilia l’ho conosciuta alla mia recente esposizione nella Galleria di Francesca Allegri, a Mede, in provincia di Pavia.
Una piacevolissima esperienza, ricca di stimoli, che poi, alla fine, sono persone, artisti, carichi di slancio e di motivazione.
L’inaugurazione della mostra a Mede.
Oltre alla simpatia del critico Castelli, la presenza dell’amico Davide Ross, pittore di alto livello, mi ha stimolato a lavorare con il bitume (vernice catramosa) per i miei quadri monocromatici. Me ne ha indicato i vantaggi. E la lezione è stata molto utile. Ho fatto diversi lavori con questo materiale.
E poi c’è stata l’esperienza del legno, fantastica. Ho incominciato a scalpellare con le sgorbie, dopo aver approntato una postazione di fortuna sul balcone nord ovest. Ho intenzione di procedere anche in questa direzione.
Eccitante anche l’esperienza con le prime opere utilizzando anche la resina.
Il viaggio è promettente.
Il 28 e il 29 Maggio, sabato e domenica, porterò in esposizione una trentina di opere nella sala polifunzionale di Banchette d’Ivrea. Ovviamente siete invitati, amici carissimi.
Un abbraccio,
Eugenio
Categorie: Eugenio Guarini