Le macchie e il futuro
Io sento molto fortemente il fascino delle macchie.
È come interrogare il futuro nella tazzina del caffè.
C’è qualcosa di scaramantico nel disegno e nella pittura.
Detto da un incallito razionalista è il massimo.
Ma la vita è paradossale: nel senso che non segue la logica che imponiamo ai nostri ragionamenti. Sembra che si possa dire tutto e il suo contrario.
Credo che l’importante sia non pretendere che la vita segua i nostri modi di raccontarla.
Sarebbe troppo.
Io voglio essere sorpreso dalla vita.
È una sorta di argomento postulatorio.
Ho bisogno che la vita mi porti buone sorprese. E allora è vero!
Anche Kant ha ceduto a questa sorta di incantesimo.
Macchie per leggere il destino!
Macchie per inventare quello che c’è da fare.
Categorie: Eugenio Guarini