Accogliere
Reparto di Ostetricia e Ginecologia, Ospedale di Ivrea.
Non è il posto più funzionale per una esposizione di quadri.
Ma la storia è più interessante di una semplice mostra.
La storia nasce dall’idea di Accoglienza che Claudia e le sue colleghe del reparto destinato all’evento della maternità hanno coltivato con cura e passione.
Quando Claudia, che è capo sala nel reparto, mi ha fatto la richiesta è andata dritta al punto: “Qui accogliamo la vita. L’ambiente deve esprimere quell’accoglienza attenta e gentile che i nostri gesti professionali manifestano in corsia e sala parto. Venire al mondo dev’essere incontrare l’amore accogliente della società. Venire a partorire deve significare trovare un ambiente familiare caratterizzato dall’accoglienza”.
Sono rimasto conquistato immediatamente da questa visione.
E’ anche una bella metafora per un artista.
Il processo creativo è in qualche modo un parto.
La cura del processo creativo è probabilmente l’esperienza più significativa dell’artista. E’ il luogo in cui l’artista raggiunge il cuore della vita. E in questo più che il suo essere artista si manifesta il suo essere vivo.
Da cosa nasce un’idea? Cosa feconda l’anima mettendola in moto? Quali fattori aiutano il travaglio, l’elaborazione?
È probabile che tutto avvenga al di fuori del nostro controllo, in maniera del tutto naturale.
Ma la nostra parte, la parte dell’io consapevole, certamente dev’essere l’accoglienza.
Se tutto è grazia, certamente l’accogliere non è pura passività. Accogliere non è lasciare semplicemente che succeda, accogliere è un verbo attivo.
Come Claudia m’insegna.
Categorie: Eugenio Guarini