fai da te
Fai da te.
Un amico della newsletter, dipendente di una grande azienda, mi confessò che suo padre, che faceva il liutaio, non apprezzava chi si metteva a lavorare sotto padrone: “Il vero lavoro è indipendente!”, diceva.
C’è un richiamo profondo in questa considerazione.
Naturalmente è giusto che ci siano molte strade per procurarsi un reddito dignitoso e ci sono situazioni molto diverse da cui si è condizionati.
Quello che noto adesso, da quando non si fa che parlare di crisi, è che un crescente numero di persone sceglie la via di inventarsi un lavoro e di proporsi come free lance sul mercato.
Tra i miei amici e familiari ce ne sono tantissimi.
All’interno di queste imprese e avventure individuali rifiorisce una dignità umana energica e vigorosa che nelle grandi aziende sembrava retaggio solo di alcuni grandi leader.
Nelle storie di questa intraprendenza la cultura della creatività è una risorsa fondamentale. Io vi vedo i segni dell’arte vera e propria.
Di più: in queste avventure intraprendenti nel mondo, il cuore sembra essere in primo luogo una crescita e un’evoluzione di se stessi, nella valorizzazione dei propri talenti, nell’impiego creativo delle proprie risorse, nella gestione della propria vita interiore e della consapevolezza.
Gli uomini non sono più intercambiabili e insignificanti, ma diventano persone con una storia personale unica, dotata di senso, di grandezza.
Categorie: Eugenio Guarini