Mitt inre rum
“Mitt inre rum”, cm 100×100
Ieri sera chattavo con una nuova amica svedese, Carina Lööf. Le ho mandato in chat la foto del quadro che avevo appena terminato (quello che è allegato a questa newsletter). Le ho chiesto di dargli un titolo. Carina è una donna che ride sempre e mette su FB delle foto simpatiche in cui fa le boccacce. Lavora in una scuola materna e sta volentieri con i bambini, Ha una figlia di 20 anni che chiama “La mia Principessa”. Senza esitazione il titolo che suggerisce: Mitt inre rum.
Cerco di capire il senso di questa frase e alla fine mi rendo conto che non si tratta di una “camera singola” come dice il Traduttore di Google, ma della camera interiore, il luogo interno dove risiede il cuore dell’Io.
Ed ecco che ne nasce il testo che segue, in svedese per onorare Carina, e naturalmente in italiano.
Mitt inre rum med utsikt över en sjö. Vass blåser i vinden kastade sina smala skuggor på rosa ljus.
Mina tankar glida på vattnet bort från staden.
Jag sitter och tittar på det. Det räcker.
La mia camera interiore si affaccia su un lago. Giunchi mossi dal vento gettano la loro esile ombra su luci rosate.
I miei pensieri scivolano sulle acque lontano dalla città.
Io siedo e guardo. Questo basta.
Categorie: Eugenio Guarini