I Bionieri e me
Tra le più belle scoperte degli ultimi 5 anni c’è stata quella dei nuovi contadini. Erano insegnanti, architetti, manager, commerciali, trasportatori, bancari… che a un certo punto avevano deciso di lasciare un lavoro e una città in cui non stavano più bene e di andare a creare un’azienda agricola in campagna, gestita con i criteri della nuova sensibilità ecologica, per avere cibo sano, aria pulita, una vita all’aperto e una visione verde nel cuore.
Io non ho un orto – e nemmeno l’intenzione di farlo – ma l’incontro con questi “bionieri”, come amano essere chiamati, mi ha spinto in maniera forte a ritrovare anche dentro le cose che faccio io, anche nel mio stile di vita, un rapporto più sano, vivo, energico, con la natura.
E ho capito che dipingere e scrivere e suonare sono forze della natura, che vogliono continuare il percorso evolutivo della vita, allargando il possibile, e oltrepassando vecchie abitudini.
Ho capito che i “Bionieri” non segnano un ritorno al passato ma anticipano e stimolano la costruzione di un futuro dinamico, creativo, dove la salute e l’energia si affidano a un cuore verde e a tanta scienza, tanto nuovo sapere, tanta nuova ricerca e tanta nuova creatività. Che la spiritualità vera è sangue sano che scorre nelle vene, corpo scattante e sveglio, molta attività di neuroni e di sinapsi, esplosioni di fiducia e slanci audaci. Rapido abbandono di tutto ciò che ammoscia, di ciò che inibisce, di ciò ammorba l’animo e lo dissuade dallo scoprire il proprio potere creativo e il possibile che ancora chiamiamo impossibile.
Il quadro che allego si chiama “Contadina”. Essendo un quadro digitale con tematica contadina, significa splendidamente questo stretto legame che sussiste tra le tecnologie più avanzate e la natura. E’ stato uno dei miei primi quadri digitali circa 4 mesi fa.
Categorie: Eugenio Guarini