La navicella
Spesso, al risveglio, si presentano insieme due sentimenti opposti.
Da un lato la gioia di essere vivo, la gratitudine, la meraviglia, il desiderio di scoprire, di esplorare, vedere, sentire. Il senso di protezione nell’atmosfera calda del mio alloggio.
E poi, immediatamente dopo, la tristezza, lo sgomento, per tutto il dolore che abita il mondo, per le contraddizioni i paradossi, per tutto ciò che fa della vita una tragedia.
Mi assale uno sgomento inquietante, da cui non ci sono vie d’uscita, spiegazioni che tengano, considerazioni rassicuranti.
Poi mi scuoto e mi rendo conto che devo accettare la mia ignoranza di fondo sul senso del tutto. Mi scuoto, sì, guidato da un puro istinto vitale. E penso che ciò che spetta a me si riduce poi a questo: iniettare nella vita e nel mondo le mie piccole gocce di gioia, di colore, di fiducia, di follia.
Il quadro che allego è “La navicella della gioia” (acril. su tela cm 100×100). Essa solca i marosi dell’esistenza e… li colora.
Categorie: Eugenio Guarini