Categoria : Eugenio Guarini
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Una giovane amica mi ha chiesto un quadro che rappresentasse la maternità. E’ quello allegato a questa mail. E’ stata l’occasione per pensare alla creatività. Quella della madre è certamente il modello di riferimento per me. Una filosofia, visto che biologicamente non mi è dato mettere al mondo. Tutte le fasi, a cominciare dalla fecondazione. Gli eventi della vita portano i semi. Cerco di scegliere quelli che mi piacciono. Li lascio entrare. Affido alle forze della Vita la gestazione, cercando di stare bene, prendendomi cura di me. La cura di me è la cura del nascituro. E poi il travaglio. Mettere fuori, espellere, esprimere ha sempre una certa fatica, a volte dolore. E poi la cura, il nutrire. E infine, il lasciar andare… ritornando alla base.
Ho una cara amica al reparto ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Cuorgné. La cura che mette nel fare del reparto un luogo accogliente per la venuta al mondo mi ha sempre colpito favorevolmente. Ho una piccola esposizione di mie opere nel reparto. Mi piace pensare che do il mio piccolo contributo all’accoglienza di madri e neonati.
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