Categoria : Eugenio Guarini
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Michele è un amico della mia newsletter di lunga data.
Di questi giorni è la bella notizia che Rizzoli ha pubblicato il suo libro “Storia di una matita”.
Ne voglio dare notizia agli amici della mia newsletter, pubblicando la bella recensione che ne fa Manuela Peroni Alessandri. Eccola:
Di kafkiana memoria, ma per fortuna tutt’altro che angosciante, “Storia di una matita” di Michele D’Ignazio, edito da Rizzoli, è un libro da leggere e che va bene a tutte le età, perché ha molto da consigliare ed anche da insegnare.
Lapo ha quasi trent’anni e si è appena trasferito in una grande città per realizzare il suo sogno: diventare illustratore. Le cose non gli vanno tanto bene. Viene rifiutato ai primi colloqui di lavoro, non riesce a farsi nessun amico, però Lapo ci crede e questo lo porta a mettere ogni difficoltà in secondo piano. Ci spera talmente tanto che a un certo punto, a partire dalle mani, tutto il suo corpo comincia a prendere la forma di una gigantesca matita. È uno sconvolgimento nella sua vita quotidiana: anziché pettinarsi deve temperarsi, lascia segni ovunque e si fa sgridare dal custode del condominio che è stufo di ripulire i suoi scarabocchi. La sua testa è diventata una gigantesca punta di grafite. Per uscir di casa, ha bisogno di un viso con degli occhi, delle orecchie, una bocca, uno per ogni circostanza, per ogni emozione: ne disegna più di un centinaio, e ben presto si rende conto che non bastano. Ma superato lo shock iniziale, il ragazzo-matita non si perde d’animo: si inventa un modo per comunicare con gli altri, trova un lavoro e si lancia alla scoperta di un mondo che ha un gran bisogno di essere ridisegnato e in cui, a sorpresa, non è il solo a essersi trasformato nell’oggetto simbolo delle proprie ossessioni.
Scritto con un linguaggio semplice,ma esaustivo ed illuminante, il libro si legge tutto di un fiato ed anche il carattere aiuta tantissimo chi , magari è dislessico o ha la vista che comincia a cedere.
Michele D’Ignazio, è nato a Cosenza nel 1984, è coautore del “Dizionario per un lavoro da matti” , ed ha scritto diversi racconti pubblicati in raccolte o su riviste letterarie. Ma è anche autore di documentari (La nostra terra, Praticamente, Soli e insieme) ed in estate gestisce una piccola locanda nel centro storico di San Nicola Arcella, sull’alto Tirreno calabrese.
Giovane ingegnoso ed operoso, con “Storia di una matita” farà sicuramente parlare di sé; intanto la lettura, a casa, ai propri figli ed ai bambini a scuola, è decisamente raccomandata.
Evidentemente Rizzoli l’ha capito subito.
I grandi raccontati ai bambini, disordinati e confusi come non mai: un racconto simbolico che invita a sorridere sulle fissazioni degli adulti.
Manuela Peroni Assandri
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