Sulle strade bianche dell’Umbria

Sulle strade bianche dell’Umbria.


Momenti molto belli quelli delle passeggiate, tra le colline dell’Umbria. Le strade bianche, come chiamano qui quelle sterrate, hanno ai miei occhi un fascino speciale. Ai bordi un rigoglio di piante selvatiche e fiori di campo: cardi, papaveri, iberico, rosa canina… Ne ricevo una sollecitazione alla vita sana, semplice, sobria, energica. Ma anche ricca di spazio, di orizzonti aperti, di silenzio per digerire l’esperienza, spazio libero da distrazioni per la cura della consapevolezza.


So che questi stati d’animo sono condivisi da un popolo immenso oggi e che segnalano una rivoluzione in atto: una rivoluzione ecologica che desidera essere pacifica e sollecitata dalla bellezza che attrae più che da ideologie che pretendono il vero.


È il desiderio di una grande disintossicazione del pianeta, del mondo, dell’animo umano. Essa promette relazioni nuove tra le persone e una condivisione libera e autentica, al di fuori dalle vecchie maschere. E promette anche uno sguardo nuovo su quella parte del mondo dove la malattia, la fame, lo sfruttamento hanno ancora radici profonde.


Uno sguardo nuovo e nuove iniziative. Non ci stiamo prendendo cura delle piante selvatiche e degli animali in via d’estinzione, dimenticando gli umani che versano nella miseria e nella malattia. Piuttosto abbiamo ripreso in mano l’educazione del cuore per imparare ad amare meglio di quanto abbiamo fatto in passato l’umanità intera.


Sulle strade bianche dell’Umbria.

Categorie: Eugenio Guarini