Rapidi tratti, perché?
Borgata è è il titolo di questo quadro, smalto su tela cm 100 x 100
Certe borgate che sopravvivono, resistendo a stento all’usura della modernità! Scivolano con rapidi tratti dentro qualche mio quadro. Fanno da tramite tra le nostre menti bombardate dalle anticipazioni del domani e un passato sfuggente: una lunga storia di cui non c’è forse neppure più il tempo di leggere nei libri di scuola.
Forse dobbiamo inventare nuovi modi per ricordare, affinché i ricordi non diventino zavorra per chi deve/vuole correre sempre. Siamo obbligati a consegnare i nostri ricordi al silicio per mantenerci più leggeri?
Da dove proviene l’intensità e la consistenza per noi che scivoliamo rapidamente sulla buccia delle cose? Possiamo sentirci sazi noi che ci nutriamo costantemente di rapidi colpi d’occhio?
La rapidità nella pittura coincide con la rapidità nel vivere. Si può essere rapidi senza bruciare tutto? La rapidità può essere una via per intravedere e raggiungere un fondo stabile? Paradossale che questo quadro duri più a lungo delle case che riproduce!
In questi giorni conosco la frenesia del dipingere. Partorisco oggetti colorati come una madre ignara della prole. Inseguo qualcosa che sfugge costantemente dalle dita, come l’acqua stretta nel pugno. Non sono appagato, ma piuttosto inquieto. Eppure quest’inquietudine feconda è così tanto vita!
Categorie: Eugenio Guarini