I nostri tempi e i nostri giudizi
Il titolo di questo quadro, che consta di due pannelli affiancati di un metro quadro l’uno, ed è realizzato con smalti su tela, è “Semplicemente stare“. Esprime un atteggiamento contemplativo aperto alla meraviglia.
La realtà e l’anima bella
A pensar male dei propri tempi troverai tante conferme – com’è sempre stato. Ma non mi pare una bella prospettiva. Insomma non mi sembra promettere niente di buono. Non vedo scaturire dalla critica dei propri tempi comportamenti e progetti vitali, affascinanti, eccitanti, di quelli che incoraggiano a vivere. Quando ci sono progetti vitali e affascinanti, non hanno bisogno di sostenersi con la critica dell’esistente: attraggono per la forza che hanno in sé.
Anche quando le critiche hanno tante ragioni, ti piovono dentro l’anima come una mazzata castrante. È facile che questo atteggiamento critico alimenti un moralismo schematico senza speranza. Eppure i propri tempi vivono, esistono, sono reali, manifestano grande vitalità, conquistano, mettono in moto, sconvolgono, non si lasciano inquadrare in visioni semplificate, turbano, esplodono… I nostri tempi sono vivi. Quando li abbiamo liquidati con le nostre critiche ci rimane in mano un pugno di mosche. Invece di far fuori l’esistente, sembra che con questo ci si commiati definitivamente dalla vita per passare al cimitero.
Forse sono debole di stomaco, ma la critica dei propri tempi mi fa questo effetto deprimente. Tutto sommato, preferisco essere zittito dall’impatto con l’incomprensibilità di quel che succede che inscatolarlo in due concetti facilmente masticabili ma che sanno di ruggine. Il mondo è un gran casino e il suo controllo conoscitivo è sempre più un’impresa titanica fuori portata del singolo. Ma non per questo perde il suo fascino vitale. Voglio immaginare che sia logico che la conoscenza della realtà sia sempre piuttosto in ritardo rispetto alle cose che avvengono. E voglio immaginare che noi abbiamo le risorse per muoverci a intuito in questo guazzabuglio anche se le mappe che ce ne facciamo devono essere costantemente aggiornate. E che è piacevole farlo…
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E’ disponibile il reportage su Ugo Meneghel, maestro dell’orto biologico. Il titolo è “La via del gusto” e qui c’è il link per scaricarlo.
Categorie: Eugenio Guarini