Vivere davvero
E tutto questo rimase tra noi è un quadro venuto oggi alla luce. Ricorda qualcosa del passato. Calza con le circostanze del presente. Cerca di lanciare lo sguardo verso il futuro.
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Vivere davvero
Di allora, ricordo la potenza della passione. L’esplosione dei sensi e della mente, in quel che successe. Allora non era neanche possibile distinguere di chi fossero i sentimenti, le emozioni. Sembrava una cosa immensa, e calda, eccitante, che esplodeva coinvolgendo entrambi. Nessuno si chiese allora chi sentiva cosa. La cosa sentiva noi. Si era stati presi. Io lo ero…
Più tardi pensai alla vita, alle cose che si fanno, all’avventura di tutti i giorni con gli eventi e col tempo. Pensai ai progetti e ai sogni. Pensai al nostro trafficare quotidiano con sfide problemi sogni e interrogativi senza che fosse possibile lasciarlo andare per una strada grigia, usuale, indifferente, inessenziale, scipita…
Non fu più possibile accostare l’esistente senza cercare quella stessa eccitazione, quello stesso stordimento, quello stesso battere in testa. Non sarebbe stata vita vera se non arrivava alla stessa intensità.
Razionalmente è un pensiero folle. Tutti concordano che non si può vivere ogni giorno da innamorato, appassionato, ispirato, rapito dalla grazia dell’incanto…
Ecco, fu proprio di scegliere quel pensiero folle come vera razionalità, che devo aver deciso in qualche svolta lontana dell’esistenza.
Non chiedetemi come si fa a diventare miliardari: non ne so niente. Ma se mi fate parlare sull’essere innamorati della vita, se mi fate raccontare le storie dell’incontenibile gioia di essere al mondo, se m’invitate a cantare la follia di chi non può accettare niente meno che l’impossibile… ecco qui ci vado a nozze. Questa è la mia musica.
E voglio esprimere gratitudine a quella ragazza. È grazie a lei che ho costruito il criterio “giusto” di ciò che significa essere vivo.
Tutto questo c’è stato. E rimase tra noi.
Categorie: Eugenio Guarini