Le persone sono storie
“La farfalla” è un quadro favola. Due gatti in un giardino blu. Uno è incuriosito dal volo di un farfalla. È il maschietto. Lei, invece, calma, accovacciata vicino ai fiori, sta pensando: “L’ho amato per questa sua capacità di entusiasmarsi per niente.”…
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Raccontare storie
Credo di averlo scoperto solo un po’ alla volta. Sapete, prima ero un filosofo incantato dall’Iperuranio. Non era male… ma c’era qualcosa di meglio.
L’ho scoperto soprattutto grazie alle donne: che raccontare storie è fondamentale per l’umana ricerca del significato.
Già “ricercare il significato” ha qualcosa di incomprensibile come idea separata, ma diventa un’avventura affascinante quando l’espressione evoca una messa in scena che mette in moto la nostra storia personale.
Il mondo si mostra come una apparire cifrato. Il presupposto è che le cose non stiano esattamente come appaiono a prima vista. Che non sia tutto lì.
Noi ci muoviamo tra gli eventi, mettiamo in atto le nostre strategie, per cogliere qualcosa che ancora sfugge ma che ci attira per la promessa che riesce a ventilare.
Ogni tanto – se siamo poeti – fuggiamo tra le farfalle, risucchiati dal battito di ali colorate – come il gatto del quadro. Ma poi, sicuramente, qualche evento ci riporta con i piedi a terra, provocandoci nuovamente con l’ipotesi che l’altro da noi non sia così facilmente addomesticabile… e questo ci rimette in moto con energie più vitali.
Le persone, soprattutto, diventano i luoghi interessanti del percorso con cui esploriamo l’altro da noi. Le persone sono i veri incontri – o le distanze, le incomprensioni, le sfide, il mistero.
Le persone sono “da scoprire” per definizione. Quando sono etichettate, diventano cose e non hanno più sorprese-regalo per noi.
Le persone non sono etichettabili, se sono delle storie nell’atto di raccontarsi e di essere raccontate.
Mi piace molto quando le persone che incontro mi consentono di intravedere spazi ulteriore di scoperta.
E mi rendo conto che, tenendo aperta – io per primo – la possibilità che gli altri siano storie nel corso di narrazione, confermo anche a me stesso la possibilità di avere nuovi capitoli della mia propria, di storia.
Natale è un capitolo nuovo nella nostra storia.
Categorie: Eugenio Guarini