Con tutte le mie forze
“Con tutte le mie forze” è il titolo. Oggi ho fatto questo quadro.
Oggi era una giornata di sole, fin dalle prime ore del mattino. Sono uscito presto, adeguatamente coperto, a camminare nella pianura.
Benché la montagna innevata, con quel bianco esplosivo che la neve produce quando è bombardata dalla luce solare, fosse un richiamo potente, all’orizzonte.
Sono andato a finire tra Scarmagno e Masero, in una stradina in mezzo ai seminativi. Silenzio meraviglioso.
Quando ho incominciato a scaldare le mani, ho preso il notes e ho fissato pensieri in libera uscita.
Mentre le energie si accumulavano dentro e mi regalavano quell’ondata di determinazione che ti fa sentire che sei un “io”, attorno a cui si raccoglie una molteplicità di potenze.
Pensavo a come sono fantastiche queste passeggiata acchiappa pensieri. Pensavo che sarebbe veramente furbo che si inventassero mansioni di questo genere, in ogni genere di lavoro. Per ripopolare lo stagno, di modo che ci siano sempre pesci guizzanti, idee fresche, energie nuove. Ogni lavoro ha bisogno di questa ventata di energia, di idee, di eccitazione.
E mi sono disegnato, tra i campi, gli scenari di metà mese, tra Milano, Bergamo e Lecco.
E dentro, una determinazione forte, che mi diceva che i pensieri si stavano facendo cose. E che l’azione, le realizzazioni, le cose che uscivano dalle mani, altro non erano che meravigliata epifania di quell’energia sorgiva con cui erano proprio queste passeggiate folli, a caccia di pensieri, a mettermi a contatto.
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