Microstorie

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il quadro: Entità marina, acrilico su tela cm 100 x 100
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Microstorie

La visita dei miei amici ieri sera, la cena con loro e la bella chiacchierata sulle cose della nostra vita.
Ogni tanto qualche numero su chi guadagna quanto. Ma non si tratta dei divi o dei senatori. Ma di nostro figlio, o dell’amica di suo cugino…
E il ricordo di quella permanenza a Mosca, vent’anni fa. E che fine ha fatto quello o quell’altra.
I ricordi hanno sempre un posto speciale nelle chiacchierate conviviali.
E poi gli interrogativi di sempre. E la voglia – diventata più saggia, cioè più stemperata – di realizzare questo o quel sogno.

Il sogno di un amore che sia vero. E il sogno di esprimersi pienamente in qualcosa che ci consenta di pagare le bollette e, nello stesso tempo, di essere fieri di noi stessi.

Io sono il più vecchio. E dentro di me sento che farei ancora qualche pazzia.
C’è qualcosa che considero un dono dell’età. La libertà di uscire dai binari tracciati. Di approfittare di questo tempo di vita per sgattaiolare via dalle gabbie.
Il tempo è breve.

Insomma, non abbiamo storie alla Giulio Cesare o all’Alessandro Magno.
Ma piccole storie, fatte di cose domestiche e di aspirazioni che escono solo un poco fuori di casa.
Sono microstorie.
Ma ci rendiamo conto che le microstorie sono la scoperta di uno spazio vivibile che si è allargato. Uno spazio alla portata delle nostre mani e per niente anonimo.
Non è come conquistare l’India. Non è neanche come difendere e diffondere la Civiltà Occidentale. E neanche la conquista dello Statuto dei Lavoratori.
È molto meno e molto di più.

È il ristretto giardino dove però amare è qualcosa di vivibile, e inventare si traduce in qualcosa che sappiamo gustare di persona.
E l’avventura gonfia piccole relazioni tra persone, dove però le persone acquistano uno spessore che nei grandi libri di storia non esisteva.

Non è un destino di egoismo. È come avere avuto in dono un microscopio che rende il piccolo grande come un universo.
E il senso è a portata di mano.
E le lotte di liberazione passano attraverso gesti minuti ma importantissimi.

E comunque, speriamo sempre che i meriti vengano riconosciuti.
E che la Vita benedica chi cerca un senso umano alle cose.

Abbiamo il senso dei nostri limiti – di energia, di potere, di efficacia…. Ma anche il senso di una grandezza nuova. La grandezza delle microstorie.

Categorie: Eugenio Guarini