Poiein

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Poiein

E smettemmo presto di piagnucolare.

Quell’abitudine ci scivolò via senza neanche che ce n’accorgessimo. Bastò incominciare a pensare a vivere, alle cose belle che ci chiamavano. Ci svegliavamo presto al mattino, e già i nostri desideri, i veri sogni, erano ai bordi del letto ad aspettarci. E subito ci venivano in mente le cose che avevamo affidato al tempo, la sera precedente, i passi fatti, le risposte della vita, le liste tracciate sui nostri notes.

Harry saltava rapido, a piedi scalzi, alla macchina del caffè, e subito dopo apriva il rubinetto nella vasca da bagno, versandovi i sali. Entro un’ora aveva rifatto il letto, lavato i pavimenti, caricato la lavatrice e si guardava allo specchio, le guance rasate e gli occhi accesi.
La luce filtrava nel suo appartamento facendo cantare argentini i colori dei quadri, dei libri, delle carte, degli strumenti.

Un’ora dopo era in aula.

Fu Silvia a prendere la parola:

– Tu sostieni che c’è stato un mutamento apprezzabile nel concetto di poesia…

– Sì. In qualche modo un ritorno all’origine, quando poiein significava fare, creare. Il Romanticismo si è focalizzato sulla poesia come sentimento e sulla creazione di un linguaggio capace di evocarlo. Oggi siamo andati oltre il sentire e il parlare, abbiamo ritrovato la poesia dell’agire e del fare. La creazione poetica ha il suo banco di prova nella pasta solida del mondo. Il sentimento e l’immaginazione prefigurano realtà e non si rassegnano a languire negli spazi eterei delle pure immagini dotate d’emozioni.

– Qualcosa di diverso dalla tecnica e del pragmatismo?

– L’immaginazione poetica ingloba la tecnica e la tecnologia più avanzata. La sposa e se ne nutre. La tecnologia stessa è figlia d’immaginazione. La tecnologia realizza sogni millenari… Sospetto sempre quando si oppone la poesia alla tecnologia. Sospetto che il concetto di poesia messo in campo sia moscio…

– E il pragmatismo?

– Il pragmatismo è un richiamo vivace a fare, a produrre risultati. Non è un necessariamente agire cieco, ottuso. Il pragmatismo è stato demonizzato eccessivamente dalla vecchia Europa concettosa e ideologica, affezionata alle sue elucubrazioni teoriche fino al punto da lasciarsene divorare le energie vitali.

Ma il nuovo pragmatismo e arioso, lievitato da slanci dell’anima e dell’immaginazione, da un pensiero libero dalle ideologie e attratto dal bello, dal buono e dal vero. Da un pensiero capace di creare ipotesi audaci, di pensare in proprio e daccapo, ogni volta…

I ragazzi si riunirono per breve tempo, per scambiare le loro impressioni, le intuizioni, per rafforzarsi nella carica che li animava. Poi ognuno andò ad impegnarsi nella propria impresa.

Non c’era nessuno che ricordasse cos’era stata la routine, nessuno che distinguesse più un compito esecutivo dall’ideazione, nessuno che non sentisse in tutto quello che faceva, e nel modo di farlo, il profumo eccitante e il gusto succulento della poesia.

Eugenio Guarini
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