L’arte di sognare
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L’arte di sognare
È ovvio, amico mio. Mi do un gran da fare per sostenere l’anima.
Sai? tutto quel fronteggiare lo scoramento, quel voler credere che c’è un senso e un’armonia di fondo, quello scrivere bigliettini con parole e frasi che sembra ti diano un certo slancio e attaccarli alle pareti, lasciarli sopra il tavolo, metterseli in tasca, perfino…. Quel voler mantenere il cuore e la mente rivolti verso la luce, la speranza, la dimensione buona e operosa della vita… Tutto quel lavoro sull’anima che i cinici dicono non serve a niente e intanto loro, che hanno le spalle da giganti e la mente lucida, si crogiolano nello scotimento della testa…
È ovvio, amico mio. Ci lavoro fin dal risveglio. E tu a volte mi chiedi: ma come fai? E io che ne so. Però lo faccio perché ho sperimentato molte volte che se riesco a mantenere la fiducia accesa le cose vanno meglio e soprattutto io mi sento più allineato, e i miei desideri non ingrigiscono…
Però non chiedermi delle spiegazioni. Te l’ho ripetuto tante volte: delle meccaniche celesti non so proprio nulla.
Comunque è ovvio che mi do da fare. E so anche, con molta precisione, che non basta tenere l’anima gonfiata come una mongolfiera. Non sono uno stilita che contempla Dio dalla cima di una colonna, sollevato da terra. Nemmeno un monaco che se ne sta a meditare nella cella, anche se la maggior parte del tempo la passo nel mio pensatoio laboratorio…
I miei sogni mi buttano nella vita del mondo, spingono le mie mani a manipolare la pasta delle cose. Vogliono che capitino certi eventi.
Una volta, quando ero tutto preso dalla mia mania di insegnare, volevo inventare un corso, con tutti i santi crismi, che insegnasse a noi tutti come si fa a far avvenire gli eventi che desideriamo.
Ci pensi? Sarebbe bello sviluppare un’arte del genere. Sembra avere a che fare con la magia. E noi sogniamo la magia fin da piccoli. Quando pensiamo che basta desiderare perché le cose succedano. Te lo ricordi, quel tempo straordinario?
Poi, diventati adulti, incominciamo a pensare che se desideri qualcosa devi fare, devi darti da fare parecchio. E scopri che molte volte, anche se ti dai da fare come un forsennato, quelle cose non succedono per nulla.
Che scoramento! È vero? Come se la vita ci prendesse in giro.
Ma ascolta cosa mi son messo in testa. Lo sai che sono un po’ fuori, suonato come una campana… Mi son messo in testa che c’è qualcosa di sbagliato a voler ottenere a tutti i costi spingendo sempre più forte. Non te ne sei accorto che spesso quanto più tu spingi in avanti e più quello ti viene addosso?
E allora, mi son detto: forse in quello che ci veniva così spontaneo da bambini, desiderare e credere che solo per questo le cose capitino, beh, forse c’è una chiave magica più efficace.
E l’idea del corso per imparare a far avvenire gli eventi che desideriamo ha ripreso consistenza nella mia testa stralunata. E mi è sembrato che fosse da coltivare l’arte di desiderare bene. Di imparare a desiderare nella maniera giusta. Ed è questo a cui alludo quando parlo dell’arte di sognare…
NOTIZIE
Continua la mostra a Parma, Luciferarts.Contatti con l’Altramarea, dove agli inizi del prossimo anno andrò ad esporre. Penso che rimarrò nel territorio parmense abbastanza a lungo.
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Il quadro: Affidarsi al sonno
Eugenio Guarini
http://www.eugenioguarini.it
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