Dove scorre il fiume

“Dove scorre il fiume”, acrilico su pannello leger, cm 60×80,

 

Si era svegliato e ci voleva qualche minuto d’incerto torpore prima di potersi applicare. Non era più il tempo di quando saltava giù dal letto con impeto giovanile e immediatamente assetato di vita e di energia. Ora doveva attendere un po’ prima che i vari ingredienti trovassero il loro posto nella sua testa e lui sentisse di essere sufficientemente se stesso. Manola glielo aveva suggerito, ieri sera, a cena. “Non alzarti immediatamente. Resta seduto per qualche minuto e solo dopo mettiti in piedi”. Uno dei tanti piccoli segnali della vecchiaia. E aveva deciso di seguire il consiglio.

Poi, quando le cose erano andate a posto, si ritrovava sempre lui, sempre se stesso. Lì dentro non era mai invecchiato. Pensò: “Forse ha ragione quel tale che ha scritto che il corpo deperisce ma non la mente. Forse è vero che si muore sempre giovani”. E non volle andare avanti a sottilizzare la faccenda.

Categorie: Eugenio Guarini