Il caso per amico

Il quadro: “Fiorire dal caos”, acrilico su tela, cm 100×100.

 

Dal punto di vista mentale tutta la mia ricerca pittorica è una serie ininterrotta e quasi ossessiva di tentativi “pratici” di tirar fuori da gesti e macchie casuali qualcosa di significativo (restando nell’area del bello, che per me rimane una categoria di fondo, una cifra irrinunciabile dell’arte).

Sempre da un punto di vista di pensiero trovo questi tentativi estremamente in sintonia con i tempi.

Oggi ci rendiamo conto del carattere volatile, o liquido degli eventi, e della imprevedibilità e impredicibilità del futuro.

E dunque della necessità di affidare la ricerca del senso e delle risposte ai nostri desideri ai tentativi pratici intuitivi e al feedback che ne deriva, per esplorare il possibile anche in assenza di una comprensione rassicurante. Cosa per altro disdicevole per gli ambienti accademici ma estremamente facile e alla portata di chiunque sul piano dell’azione.

Questo tipo di pittura è diventato per me una sorta di manifesto filosofico destinato a ricoprire – con le dovute riserve, visto che si tratta di una semplice ipotesi di lavoro – l’intera area del vivere.

Categorie: Eugenio Guarini