Quién sabe
Quién sabe
(Che è anche il titolo del quadro cm 100 x 100)
La cultura della nostra epoca si occupa della “Guarigione” con un impegno appassionato paragonabile solo a quello che in altra epoca si metteva nella “Rivoluzione” .
Stiamo scoprendo che quasi tutto quello che la modernità ha creato ammala (tranne la tecnologia) e si apre di fronte a noi un gran ventaglio di proposte e sperimentazioni per comprendere e conquistare quel che significa “Star bene”.
È anche questa una rivoluzione. Tiziano Terzani ha sostenuto con vigore che l’unica rivoluzione possibile è quella interiore. E oggi “interiore” vuol dire tutto intero, olistico, corpo e anima. La “Cura” comprende l’alimentazione, le emozioni, la scelta autonoma del proprio stile di vita e di lavoro, il rispetto della Terra e di tutte le forme viventi. Il grande strumento della Cura è la “Consapevolezza”, che è essere presenti, fare attenzione alla voce interiore, e anche uno stile gentile, creativo di gestire il proprio dialogo interiore. La parola più forte della Cura continua ad essere l’Amore. Che supera di gran lunga il sentimento che unisce le persone nella condivisione di una storia e si allarga a un significato più cosmico di “Energia Creatrice che anima la Vita”.
Il grande vantaggio di questa “Rivoluzione” è di averla sottratta alle organizzazioni, alle istituzioni, ai poteri forti e di averla consegnata alla responsabilità degli individui stessi, ai loro strumenti personali, rendendola gestibile in proprio, aprendo un promettente campo del “Fai da te” creativo, una sorta di “Bricolage” dello “Star bene” capace di estendersi a tutti i settori significativi dell’esistenza.
Le storie individuali sono il frutto di un dialogo unico, esclusivo, tra il soggetto e la Vita stessa, che insegna, parla, guida, conduce. Le storie personali sono più interessanti delle ideologie. Ed esse si raccontano e vengono condivise in maniera leggera non necessariamente superficiale sui network.
È questo lo scenario da cui dovrebbero emergere uomini guariti dal consumismo, dallo stress, dall’inquinamento fisico e mentale, più gentili e creativi, alleati della Natura. E forse una cultura veramente nuova capace di affrontare le grandi sfide del pianeta Terra, senza dimenticare le ingiustizie, lo sfruttamento, la miseria e la fame che continuano paradossalmente a restare le grandi malattie del mondo umano.
Categorie: Eugenio Guarini