Ignoranza amica
Credimi, delle cose che regolano il senso della vita, le leggi segrete, insomma, l’intelligenza che governa il mondo… beh, non ne so niente. Questo lo posso dire con assoluta certezza: non so, non vedo, non capisco. Il mio cervello è disperso in un mare di congetture che, tutte, prima o poi evaporano da sole. E io resto lì, con la mia ignoranza e… un senso di meraviglia. Quasi fossi contento di non sapere – di non dover sapere! Ho una mente troppo piccola per sapere. Ma so gustare l’ignoto, l’avventura, la sorpresa. Quando gli eventi mi sorprendono ed è meraviglia, io mi batto in testa e dico, ma allora? forse è proprio vero… e poi non so finire.
Credo… quella bella sensazione… che è come se la vita ti volesse bene. Il che sarebbe in linea con il fatto che ti ha messo al mondo. Ma sai come vanno le cose? si fa presto a sentirsi scontenti, a pensarsi fregati… ad accumulare rancore, anche, o depressione…
Io non lo so, lo confesso, ma penso che vale la pena di provare a cercare di star bene con noi stessi, insomma, mettersi in pace, accettarsi e godere di ciò di cui si può godere e distogliere lo sguardo da ciò che ci fa male. E quando la vita ti viene incontro e ti sorprende, beh, allora, celebrare, saltare, cantare, far versi e cose del genere. E soprattutto, riprendere in mano i sogni, gonfiare il petto, e darsi da fare…
Categorie: Eugenio Guarini