Natura

Cascatelle d’acqua tra le rocce rosse. Il titolo è questo. Le misure sono 100 x 100 cm.


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Natura


“Natura” è una parola troppo piccola per raccogliere tutto ciò che essa contiene.


I Greci ebbero un’idea geniale. Chiamarono “Physis” (Natura) lo stesso venire alla luce delle cose. Il venire alla luce e il nascere erano la stessa cosa. Come ancora diciamo dei bambini…


Guardando queste cascatelle d’acqua tra le rocce rosse, pensavo che Natura non erano le rocce, né l’acqua, ma il venire alla luce di acqua e rocce. Il lasciarsi vedere, l’uscire fuori dal nascondimento e mostrarsi nello splendore dell’apparire.


Come quando una donna si spoglia e si lascia vedere.


Come quando la notte lascia cadere il ner mantello e l’alba appare.


E mi sembrava di essere capitato in mezzo a una magia.


Con gli occhi spalancati dalla meraviglia io mi sapevo essere. E il resto, tutt’intorno, con me.


E sentivo anche che questa meraviglia nel vedere era l’amore.


Non c’era scarto intorno, niente grigio.


Nell’apparire, la bellezza trionfava.


Vedere la bellezza è come la colonna sonora di un film.
Tu schianti nelle vicende, e sei nel sogno.
Ti batte in testa, come si dice.


Ecco – pensavo – come posso essere così ogni ora del giorno?
E mi sentivo così libero che non saprei trovare le parole per fartelo sapere.


Io, che sono una parola che si cerca!

Categorie: Eugenio Guarini