Ho creduto poc…

Ho creduto poco nelle mie mani è il quadro nato questa sera. Continua a raccontare una riflesione che mi attraversa da parte a parte e che condivido con altri.


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Ho creduto poco…


Che stupido sono stato.


Ancora qui, da anni, a cincischiare per fare cose soltanto belle!
Quando è l’impossibile che il cuore desidera. Quando la fiducia scioglie tutti i limiti che mi sono imposto o che mi hanno suggerito i saggi della vita. Quando, se ascolto attentamente la voce che parla dentro, impetuosa, io voglio un mondo d’incanto. La grandezza del respiro. Il passo lungo della terra amica, del mondo ospitale.


E questa corrente calda che mi attraversa e si rovescia nelle mani, e batte nella testa, non si accontenta certo di questi piccoli calcoli, come se fossi stitico, come se fossi un accattone della vita, come se fossi monco e zoppo.



Ora basta.
Ora il petto si allarga e lo sguardo sfonda queste muraglia di mattoni e fende la terra e spalanca gli orizzonti.


Basta con la grettezza del desiderare.
Basta con i passi felpati, all’ombra delle cose…

Categorie: Eugenio Guarini