Categoria : Eugenio Guarini
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Il quadro (ora esposto nell’atelier di Paola Cappello a Rivarolo): Fiorire nell’abbondanza.
Responsabilità e altro…
Che dirti, amica mia?
Sono frastornato – di nuovo – per le tante cose che vedo nella vita. Per le tante cose che sento spingere dentro. E il motivo di questa sorta di stordimento credo che sia in qualcosa che da tanto tempo è stato espresso come sentire l’anima prigioniera del corpo.
Non mi è mai piaciuta questa espressione. Lo confesso: sono stato molto influenzato e formato dall’illuminismo e dal razionalismo. L’idea di un’anima prigioniera di un corpo mi rompe perfino… voglio dire che mi irrita.
Eppure, cos’è quello che sento se non che lo slancio del cuore, la voglia di creare universi di sogno è come trattenuta, contenuta, imprigionata da una sorta di resistenza che ha lo spessore del corpo, della fisicità, della parte materiale dell’essere?
E questa pulsione di sfondare, di spalancare, di abbattere recinti…?
Non so.
Non posso presentarmi come esperto di questioni metafisiche.
Devo riconoscere la mia ignoranza.
Ma veleggiamo lungo altre sponde.
Parlavo con Paola, questa mattina. Gestisce questo negozio di pettinatrice. Lo fa con passione.
Mi diceva che anche quando va in vacanza non stacca mai.
Ha una responsabilità. Sente una responsabilità.
Ed ecco che io vedo questa scena: Paola che ha nel negozio uno spazio per esprimersi, per dare al mondo il suo dono, per creare bellezza – come mi ha detto. Ha assunto delle responsabilità, ha dei contratti da rispettare, e il senso etico di restare sulla linea di navigazione con dignità e splendore…
Mi diceva che anche quando sei imprenditore in proprio non sei veramente libero. Hai preso degli impegni, con altri e con te stesso, e devi mantenerli. Mi diceva: ogni cosa ha un’altra faccia. La libera impresa ha un’altra faccia. Non sei veramente libero, una volta che hai intrapreso.
Bella la schiettezza di Paola!
Lei diceva anche che quando era dipendente, se andava in vacanza poteva staccare… Non aveva lei la responsabilità di far andare il negozio.
Quanto calza la nostra esperienza questa considerazione!
Allora, io penso, siamo presi tra due fuochi. È qui il dramma ma anche la bellezza della situazione. La sfida. Hai scelto e ti sei assunto liberamente delle responsabilità. Non potrai più staccare, d’ora in avanti. La vita è diventata seria.
Ma questo vuol dire che ti lascerai andare alla seriosità, alla pignoleria, alla meschineria dei calcoli e basta? Questo forse significa che dovrai chiudere i battenti al sogno, agli slanci del cuore, alla capacità di volare?
Lascerai che la tua vita si lasci consumare a poco a poco, martire del dovere? Lascerai che quotidianamente le tue energie colino via attraverso i fori del colabrodo. E che non ti resti la capacità di fermarti a con templare il mistero e a trarne notizia della tua vocazione all’infinito?
E dove finirà la tua capacità di fare magie? La tua capacità di far sognare? La tua capacità di veleggiare al di sopra delle cose? Dove finirà il tuo fascino speciale, quello per cui attiri amore e considerazione?
No. Sono sicuro. Accetterai la tua responsabilità. Quando sei in vacanza una parte di te non staccherà mai. Ma conserverai quella punta di te che dialoga con le stelle e che è la fonte della tua bellezza.
Notizia.
La cara amica Anna Fubini lo annuncia: gli americani hanno pubblicato il suo libro:
Sono Anna Fubini e segnalo che – finalmente! dopo stupide vicissitudini pedantesche editoriali: gli americani sono proprio stupidi! – è uscito il libro “From children of YESTERDAY to adults of TOMORROW” – http://www.amazon.com/s/ref=nb_ss_gw/002-6315860-0244864?url=search-alias%3Dstripbooks&field-keywords=anna+abbiate+fubini&x=15&y=20
parallelo non semplice traduzione di “Bambini di IERI = adulti di oggi. Adulti di oggi -> adulti di DOMANI” – http://cortina.librerieitaliane.net/4DLink/4DAction/MostraScheda?Codice=978888239114&Pagina=corto/scheda.htm&IDcontext=*S1754230062114511
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