Architettare

Il quadro: “Architettare“, acrilico su tela cm 100 x 100
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Architettare


Certo, è tra i propositi. Mettere in ordine le cose che faccio. Vedere un po’ se non si tratti di curare un po’ meglio l’organizzazione o cos’altro?


Intanto la vita mi ha riservato due belle batoste per la salute. Ma sembra si trattasse di avvertimenti. Direi abbastanza forti, ma pur sempre solo avvertimenti. Insomma, quelle cose che ti portano a fare buoni propositi, se ne esci fuori ancora che respiri. E i propositi per la salute sono propositi di ordine.


È in questo modo che ti vuoi bene. E man mano che lo fai, che metti in ordine, dico, man mano che la mattina esci per tempo a fare la camminata che ti sei proposto e quando fai la spesa pensi bene a cosa puoi mangiare senza ricadere nel modo di prima e poi quando mangi, ti tieni, ti controlli e lo fai oggi, domani, dopo e via per giorni e giorni, per settimane, insomma dopo un po’, quando senti che le energie si puliscono, che il tuo corpo va meglio, lo stomaco, l’intestino, sì e anche la schiena, e quella sonnolenza dopo pranzo… insomma lo senti che stai meglio e che è meraviglioso essere di nuovo vivo, e pensare che così facendo avrai ancora del tempo – tanto tempo! – per i tuoi sogni e i tuoi desideri.


Beh, tutto questo ti ha portato sul piano della disciplina e dell’organizzazione. E rimetti in ordine anche la casa, sistemi quelle cose che hai rimandato per anni, fai quei bucati in più che prima no, e ti metti perfino a stirare, e cerchi al supermercato quei prodotti che vanno bene per il parquet, e tu lo sai che è un mistero come facciano i parquet a produrre tanta polvere…


Beh, questa è una strada segnata. La resurrezione attraverso l’ordine e la disciplina. Ti fai ripulito, una sorta di nuova verginità, e anche nelle relazioni, via!, pulizia di tutto ciò che sapeva di sporco, di equivoco, di compromesso, via! Pulire, tagliare, potare!


Che meraviglia questo senso di ordine che si estende ad ogni cosa. E se la vita è favorevole ti capitano anche cose nuove. Eventi che ti incoraggiano e le persone che incontri le trovi particolarmente genuine. Sì è questa la strada, ti dici. E credi in tutto ciò che fa scorrere così bene la tua guarigione.


E naturalmente non vedi l’ora di riprendere il lavoro. Perché tutte queste energie, quelle che avevi perso e quelle che ora ritornano, sono destinate alla tua avventura, dove c’è da fare, da trafficare, da lavorare, da parlare… e tu fai l’artista, che vuol dire che da dentro irromperanno di nuovo le tue creazioni – meraviglioso! – ed esprimeranno questo nuovo senso di meraviglia, di gioia per esserci, per fare, per avventurarti e architettare…


Ed ecco che un po’ per volta il tuo desiderio di ordine si trasforma in maniera del tutto naturale. Da desiderio di organizzazione limpida del contesto della tua vita si trasforma in desiderio d’avventura. E capisci che no, snto cielo!, non puoi diventare una sorta di Vestale del Tempio vita natural durante, no!, perché il tuo sogno e la tua passione sono per l’avventura.


Ti ricordi di nuovo – ora che sei guarito – che tu sei uno che va per mare alla ricerca dell’Isola del Tesoro.
E ti rimetti ad architettare, lasciando che la polvere disturbi la lucentezza dei parquet, e anche alla lavatrice riduci la frequenza delle operazioni, e il ferro da stiro decisamente lo riponi nello sgabuzzino, tanto compri sempre solo delle magliette senza colletto che a stenderle bene puoi anche non stirarle, e quanto ai pantaloni, si sa, fa abbastanza casual così come vengono fuori dallo stenditoio. E tutti quei libri e quaderni di appunti che si accatastano sulle superfici d’appoggio, poi, non fanno disordine ma vivacità intellettuale, e senti che non c’è niente di male in tutto questo, perché la vera pulizia è in quest’energia gioiosa che ti scaturisce da dentro, questa gioia di trafficare con la vita, tracciando rotte e navigando a vista, semmai compaia all’orizzonte l’Isola del Tesoro.


E si riparte.

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