Categoria : Eugenio Guarini
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Andiamo oltre
In quel periodo mi ero innamorato di Penelope Cruz. Il suo volto mi parlava più di un libro stampato e avrei voluto invitarla a colazione, non tanto per parlarle ma per guardarla dal vivo per quindici minuti. Quando una donna ha quegli occhi mi pare che vita e destino si sposino follemente. E queste cose mi danno in testa.
Le avevo fatto questo quadro, tanto per dare un’espressione a quello che mi pulsava dentro.
E credo che lei comprendesse. Ma chissà?
Ad ogni modo, in quello stesso periodo, non ne volevo più sentire di illuminazione e di itinerari interiori, anche se sapevo che io stesso avevo avuto un percorso interiore.
In quel periodo tagliavo legna nel bosco e il vigore che cresceva nelle mie braccia e nel mio corpo mi sconsigliava di insistere con gli itinerari spirituali.
Mi dicevo – tra me e me – che la spiritualità aveva avuto un compito importante nella nostra epoca: quello di liberarci dallo stress e dalla pedissequa adorazione dei must sociali, o della stessa appartenenza al mondo.
Ma, dopo che questo era avvenuto, ed era avvenuto davvero, nel corpo e nell’anima, non si poteva insistere.
Mi dicevo: cazzo! Tutta questa spiritualità ha avuto il compito di farci desiderare di nuovo di star bene. Respirare bene, andare di corpo, essere allegri, e restare in contatto con le energie della vita.
E’ stata una gran cosa. Ma ora è tempo di andare avanti.
Qualcuno ha un paio di figlioli da sfamare, e molti hanno sogni dentro i cassetti. E molti vogliono rendersi utili. Nessuno sa dove va il mondo ed è meglio che lo lasciamo andare dove vuole andare.
Alcuni vanno in vacanza a Formentera per una settimana e quando tornano sul lavoro sentono le spine graffiargli i fianchi.
Moltissimi voglio esprimersi. Tirare fuori da dentro quello che hanno ricevuto in dono. E sanno che devono fare, anche se non hanno chiaro in testa dove tutta questa storia li porterà.
Ma hanno voglia di fare.
Vogliono vedere che in questo cazzo di mondo ad essere liberi e pieni di energia nascono cose nuove, che rinnovano tutto. E non si deve per i secoli stare a biascicare parole spirituali. Che sarebbe come dire che non ce la facciamo a creare qualcosa e dobbiamo accontentarci della miseria.
Voglio dire che si sfamano persone, che si creano posti di lavoro e che si risolvono inghippi.
Che si vincono resistenze e si commuovono persone.
I ragazzi vogliono far fortuna. E i vecchi sentirsi utili fino alla fine dei loro giorni. E qualche pazzo vuole tentare quello che non ha mai provato.
Le persone girano per casa, mentre fanno le pulizie, lavano i pavimenti e caricano la lavatrice, e si domandano cosa cazzo possono fare di utile. E come possono dare il loro contributo. Insomma: vogliono essere vivi, che in fin dei conti vuol dire alimentare la vita dentro e darla fuori.
NOTIZIA
E intanto vi comunico questa bella notizia.
A Roma, presso i Mercati Generali di Valter Casini e Partners, via Ostiense 137
00153 Roma (per informazioni: info@valtercasini.com) da domani venti dei miei quadri in esposizione, durante tutto il mese di giugno. Domani si apre la stagione musicale dei Mercati Generali.
Un’occasione per gli amici romani.
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