Che vuol dire?

Guarini Newsletter


Cosa vuol dire?


Da sempre, quando cerchiamo di capire il senso delle parole o delle affermazioni, in tutte le lingue, poniamo la stessa domanda. Che cosa vuol dire?
– In questa domanda è rimasta stratificata e conservata la percezione esatta, originaria, della natura del linguaggio. Le parole non dicono, vogliono dire. Non sono una scatola che racchiude il senso, ma una freccia che tende verso qualcosa, che vorrebbero afferrare e che si limitano ad indicare. Le parole, anche quando si presentano come risposte, sono delle domande.
Struggenti, come il desiderio, le parole tendono verso…, vi si protendono …


Maigret – lo chiamavano tutti in questo modo, per il suo stile di investigazione – l’aveva presa di sghimbescio, come il suo solito.


– Dove ci vuoi portare, Maigret? Non farci stare troppo sospesi…


A questo punto, Maigret faceva un gesto stizzito della mano, sussurrando: Imbecilli! Tenete il cervello attaccato… e si accendeva una sigaretta. Tirava un paio di boccate e restituiva una nuvoletta bianca che gli saliva sugli occhi, obbligandolo a strizzare un po’ le palpebre.


Maigret ci aveva insegnato ad usare le parole per quello che sono: delle frecce che indicano una direzione, puntante verso qualcosa che le trascende, sempre. E in questo modo ci aveva insegnato a ritornare a guardare, a scaltrirci nell’osservazione diretta, personale, sfuggendo alle trappole del prendere le parole alla lettera.


Noi ci eravamo esercitati nell’arte di tirare con le parole, come ci si allena nell’arte del tiro con l’arco, o del lancio delle pietre. E sapevamo che questo allenamento ci portava a vedere le cose, per quello che ci era possibile.


Noi ci rendevamo conto che tutte le cose volevano dire o diventare altro. Tutte le cose, i pensieri, i sentimenti, le azioni e i fatti, volevano ancora, continuavano a volere. Non si acquietavano, non desideravano essere fermate, si ribellavano con cattiveria ai nostri tentativi di pietrificarle.


Il mondo era vita, e la vita era questo volere e noi stessi non eravamo – se si può dire così – ma volevamo essere. E il sogno era la rappresentazione di questo volere. E i nostri progetti scaturivano da questo sogno e non perdevano la tensione a continuare a volere.


La quiete predicata dagli orientali non consisteva nello spegnere il desiderio, ma nell’accettare pacificamente e gentilmente di essere questo desiderio e di lasciarsi portare. Eravamo diventati, nello stesso tempo, quieti e inquieti,  contenti e desideranti. Non era più una contraddizione.


Molti di noi avevano cominciato a muoversi dopo una profonda delusione, dopo un abbandono, dopo laceranti pene d’amore. Facendo i conti con il dolore del cuore, avevano appreso l’arte del flusso creativo. Avevano imparato l’audacia, la perseveranza, l’abbandono, la fiducia. Paradossalmente, era stata la delusione la madre della speranza.


Erano diventati ontonauti dopo aver perso il loro piccolo regno. E, viaggiando nell’oceano dell’Essere, disseminavano il loro cammino di doni nutritivi e attiravano miracoli.
Niente più polemiche, niente più critiche, niente più risentimento, niente paragoni, confronti. Avevano scoperto un’altra logica, sotto la pelle della vita, e navigavano a vista.


Cavalcando l’onda degli eventi, che vuol dire? , si chiedevano. E fiutavano la direzione di marcia nell’odore del vento.
Belle Notizie


Qualche immagine della bella giornata a Parma, con gli amici. Clicca qui.


STRENNA DI NATALE. Vuoi regalare ai tuoi amici il mio libro, DA QUI A LI’ ? inviami l’indirizzo dei destinatari, verrà loro spedito a tuo nome con un biglietto d’Auguri (con l’immagine di un quadro Guarini): scrivimi. Ti verrà detto come pagarlo. Costa 10 euro.


AVVISO. Sono un pittore filosofo. Mando questa newsletter ai miei amici e conoscenti. Se non la gradisci inviami una mail con scritto CANCELLA. Se ti piace e pensi che dei tuoi amici la gradirebbero, iscrivili al sito. Se stai ricercando e vuoi metterti in contatto con me, scrivi, telefona (338.3207062) e parla di te. I miei quadri li puoi vedere nella Galleria del sito: www.eugenioguarini.it. Vi sono segnalate anche le iniziative espositive


Il quadro: Che vuol dire? (acrilico su tela cm 100 x 100


 

Eugenio Guarini
http://www.eugenioguarini.it

Categorie: Eugenio Guarini