Chiamalo sonno

Guarini Newsletter


Chiamalo sonno


Certamente! I momenti più belli sono quelli della “zona”. I momenti in cui gli incanti escono dalle mani. Chissà dov’è il cuore in quei momenti? E saprei dire esattamente, con efficacia, quello che provo? E conta molto?
Vengono in mente fantasie che non stanno con i piedi per terra. E le lasci fluire negli spazi di quella geografia che chiamo “altrove”, per qualche motivo. Ma che è qui e ci sei dentro. No. Non il momento della foto, quando tutto è fatto. Tutto è già avvenuto. I momenti – piuttosto – in cui i quadri nascono. Uno pensa: è questa la logica della creazione? Che non sai niente prima e solo dopo che le cose sono venute alla luce ti rendi conto che è successo?


Per questo parlo di dormiveglia. Dico: chiamalo sonno. Le cose nascono nel sonno. E quando ti risvegli ci sono le bollette da pagare – e ti porti dietro l’eco di quello che è avvenuto “altrove”. Quanto ci vuole prima di ricentrare la mente e di vedere questo altro mondo!? Un giusto richiamo. Come quando uno è nel corpo della donna che ama. Bisogna che parli, prima o poi. Altrimenti scivola via. E io cerco di parlare, per ritrovare la distanza. E lavo i piatti. E riordino il cucinino. E guardo l’agenda, dove ci sono gli appuntamenti per domani. E faccio i conti, dove mi rendo conto che il rosso avanza.


Passerò di qua e di là del fiume che corre. Da una riva all’altra. Restando in mezzo alla corrente è possibile. Come quando ami una donna. E vai e vieni tra il sogno e la realtà di tutti i giorni. Tra le favole che stanno in mezzo i suoi capelli e l’olio che le spalmi sulla pelle contro la dermatite. Tra il profumo di cielo delle sue labbra e il massaggio alla pancia irrigidita dalla colite. Tra i petali vellutati delle sue carezze e la limetta sulla pianta dei piedi contro i calli.


Due dimensioni parallele abitano l’esistenza e i momenti magici sono quando si sposano. Sono gli spazi del senso, della bellezza, della verità, dell’amore. Il paradiso che godiamo, perdiamo e ritroviamo.


Forse per questo vivere sulla terra è un dormiveglia. La mente è nell’empireo, tra le idee platoniche. Ma è qui che tutto avviene. È qui che traffichi e lavori e ti dai da fare. Ma tutte queste cose non sono una fogna perché hai un cielo in cui i desideri dell’anima guardano. Cerca prima il regno dei cieli e tutto il resto ti sarà dato! Una bella sfida, non è vero. Ma non è qui il fascino dell’incanto? Fai alcune mosse con le mani e dal cilindro esce il coniglio.
Ti voglio bene.


Sono un pittore filosofo. Mando questa newsleter ai miei amici e conoscenti. Se non la gradisci inviami una mail con scritto CANCELLA. Se ti piace e pensi che dei tuoi amici la gradirebbero, iscrivili al sito. Se stai ricercando e vuoi metterti in contatto con me, scrivi, telefona (338.3207062) e parla di te. I miei quadri li puoi vedere nella Galleria del sito: www.eugenioguarini.it. Vi sono segnalate anche le iniziative espositive.


 


 

Eugenio Guarini
http://www.eugenioguarini.it

Categorie: Eugenio Guarini