Spumante, crema di riso e cannella
Guarini Newsletter
Spumante, crema di riso e cannella
C’è una voce nella mia vita…
E’ una poesia del Pascoli, vero?
Beh, lì è la voce della madre che, nei momenti di sconforto, lo riporta agli affetti intimi del cuore. Qui, è diverso, ma anch’io oggi ho voglia di dire che c’è una voce che mi arriva ogni tanto da qualche parte della rete d’amicizia della newsletter che ha un particolare effetto benefico su di me. E oggi, anch’io, voglio dedicarle la mia poesia.
Nella mia mailing list ha nome e cognome, anche se io non l’ho mai conosciuta. E non sono mai riuscito a capire come ci sia cascata dentro. Però è una presenza di rara ricchezza. La chiamo Tata Simona.
Ciao Tata, questa NL la dedico a te.
Io la immagino come due occhi sorridenti che mi guardano giocare. E quando sbavo un po’, quando esco fuori delle righe – come fanno i ragazzini presi dall’impeto e dall’entusiasmo – lei mi manda due o tre righe, sorridenti, che mi riportano immediatamente nella giusta dimensione.
Ecco l’esempio recente.
Ricordate l’ultima newsletter? Se no, andate a rivederla. E’ breve.
Lì sono pieno d’entusiasmo e sto dicendo al mondo intero che sono felice fino all’orgasmo. Di più, perché affermo, nell’impeto della verve, che il gioco degli angeli mi dà emozioni più succulente del sesso.
Ed ecco che arriva la mail della Tata:
Si, ok, forse è meglio del sesso (?!), ma non può essere meglio del sesso + lo spumante + la crema di riso alla cannella…
Leggo queste poche parole e scoppio a ridere come un pazzo. Capisco immediatamente che ha ragione. La Tata ha ragione.
La Tata – chi è? Potrebbe anche essere uno pseudonimo. In rete tutto è possibile – possiede questa rara dote che mi fa sentire alle scuole medie nel percorso della vita. Mentre lei è all’Università. Come docente, intendo.
La Tata mi ricorda che ci sono i momenti dell’eroismo, i momenti in cui si devono tirar fuori i coglioni per affrontare quello che c’è da affrontare. Ma che non si possono prendere troppo sul serio neanche i nostri “eroici furori” – beh, oggi con le citazioni letterarie siamo a cavallo!
Che bel dono questo del sorriso, dell’autoironia, dell’umorismo che ridimensiona ogni eroismo, ogni titanismo. Che ci riconduce al posto meravigliosamente modesto che occupiamo nell’universo!
Io sono così grato alla Tata che le vorrei fare un monumento (di panna montata, naturalmente). E sarebbe per me una gran festa se mi volesse – solo una volta – confezionare una newsletter tutta sua. Che mi mandasse il testo. Non le chiedo di svelarsi. Solo il dono del suo sguardo, consegnato ad un testo.
Io lo dico per me, amici miei. Conosco il coraggio, l’intraprendenza, le doti del cavaliere e del samurai. Ma questa splendida virtù che è l’umorismo, beh, sono ancora indietro. Non abbastanza da non apprezzare il suo valore. Credo che vada di là da tutto ciò che ho conquistato. Lo desidero. E’ un punto di vista che sana e che guarisce.
Grazie Tata.
Bruno Panebarco,geniale amico d’arte, pubblica il suo primo romanzo: Fedeli alla roba. Collana Eretica Speciale. Stampa Alternativa. Vi farò sapere data della presentazione pubblica. Intanto potete visitare il suo sito www.kombatart.org.
La mia mostra presso il Crowne Plaza di San Donato Milanese è prorogata fino alla fine di Maggio. Cristina Trivellin, del D’Ars di Milano sta scrivendo una recensione che comparirà nel prossimo numero del Corriere dell’Arte.
Il quadro: Cura di sé
Auguri di buon compleanno a Elena (la ragazza di Andrea)