Volere il meglio
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Volere il meglio
Le cose ruzzolano una dietro l’altra. Una volta aperta la porta, che mai potrà succedere? Io aspetto solo miracoli, perché ho imparato che vivere nel presente vuol dire trafficare con le mani piene di fiducia nelle cose che capitano. E la fiducia riguarda quelle “cose” che, separatamente, chiamiamo sogni, abbandono, abbondanza, autostima, vivere secondo il proprio daimon, coraggio, fare cose straordinarie eccetera.
A dire certe esperienze ci si scontra un po’ con le abitudini nell’uso del linguaggio. Il linguaggio che abbiamo imparato crea paradossi nel dire quello che viviamo. Paradossi che poi sono solo nel linguaggio. Una ragione per non lasciarsi intrappolare dalle parole. Per esempio, che abbandonarsi ed essere contenti di quello che c’è, di quello che abbiamo, voglia dire accontentarsi e non avere più ambizioni e sogni. Non è mica così!
Tutti quelli che hanno grandi sogni sanno benissimo che il modo migliore per perseguirli e farli affiorare consiste nell’essere veramente contenti di quello che c’è, che accade e che si ha.
La nuova spiritualità, ma anche il cognitivismo psicologico, conosce le profezie autoavverantesi. In altri termini, credi che quel che sogni sia già una realtà e comportati di conseguenza. E’ il modo migliore per realizzarlo. Mentre chi continua a dubitare, a fare il contabile dell’esistenza, ad intravedere possibili rischi, quello sta guardando il mondo con gli occhi della scarsità e della mancanza, e non farà che trovarsi nella penuria e nella mancanza.
Pensare in modo nuovo vuol dire imparare a pensare che quello che desideriamo è possibile, lasciar perdere le preoccupazioni e la ragione ispirata dalla paura. E questo ci rinnova. Pensare in modo nuovo vuol dire sposare quel pensiero che ci rende nuovi, freschi e giovani. E’ come lavarsi di sera – o la mattina – e lasciar andar via tutta la polvere e il sudore che il giorno – il passato – ci ha messo addosso. Gli occhi guardano secondo il desiderio del cuore. È sempre così, nel bene o nel male.
Scegli subito il meglio. Lo trovi nei tuoi sogni. Decidi tu che quella è la verità, solo perché ti gonfia il cuore. Impara a dire di sì ai tuoi desideri più intimi. E dopo puoi dire di sì a tutto quello che capita. In amore e nel lavoro. Sarai amico della vita. Ce l’avrai alleata.
Per quel che riguarda il mercato – nell’impresa o nella vita privata (che è anche un’impresa) – ormai siamo indotti alla logica della paura: assicurazioni, previdenza, pensioni, posto di lavoro fisso, garanzie, risparmio… e commisuriamo i nostri passi in funzione di ciò che questi calcoli rendono possibile.
Prova a rovesciare l’ipotesi di partenza e vedi quello che potrebbe comportare per te. Per esempio, nel privato, tu puoi dire: quest’amore non mi soddisfa, non mi dà quello cui aspiro, ma se lo perdo? Almeno è qualcosa… E ti svendi. Nell’impresa e nel lavoro, puoi pensare: prima devo cercare di mantenere i fondi, assicurarmi il futuro, e poi potrò anche rischiare. Di fatto non rischierai mai. E il tuo futuro è già segnato.
Rovescia quest’ipotesi.
Di’, per esempio, i soldi che accantono per la vecchiaia e per la sicurezza li investo per moltiplicare gli effetti dei miei talenti, come se non avessi nessuna preoccupazione della sicurezza. Ogni spicciolo sarà investito nei miei talenti. Quante risorse in più!
Ho parlato di un’impresa che persegue il fallimento. Eccola: è un’impresa che invece di accumulare, investe tutto in quello che ha da dare. Quante risorse in più!
Pensa alla logica dell’amore – al di fuori della logica della paura.