Immagina di nuovo
Guarini Newsletter
Immagina di nuovo.
Loro dicono: mettilo alla prova, verificalo…
Io dico: immaginalo daccapo.
Non siamo in tempi normali. Siamo in tempi estremi. È giusto pensare in maniera estrema. Loro dicono: progettalo. Io dico: fallo! La posta in gioco? Vivere o sonnecchiare.
Ho la netta sensazione per quel che mi riguarda che non è la normale ragionevolezza che può offrire delle chance. Con quella non mi sarei mosso di un et. Ero troppo vecchio per, non sapevo nulla di, e non avevo abbastanza quattrini da…
Ma avevo un certa predilezione per la follia. E volevo cose stupende. Straordinarie. Contro ogni logica.
Là fuori, mi sembra che le cose funzionino allo stesso modo.
Anche per i manager.
A volte mi domando come possa presumere di avere qualcosa da dire ai manager. Infatti, non presumo. Ma succede che dei manager mi rivelino che ricevono qualche stimolo interessante da me.
La conclusione? Che chi sta fuori può vedere – a volte – meglio di chi ci sta con il naso attaccato sopra.
Io conosco una cosa dell’animale umano. Che quando ha entusiasmo e abbastanza follia da credere nei suoi sogni e riesce a tapparsi le orecchie quando i custodi del sapere pontificano per ispirargli cautela, io so che quando uno è pronto a giocare il meglio per avere il meglio, succedono miracoli.
Io intuisco che ad essere ottimisti si rischia talvolta di passare per stupidi. Ma so anche che ad essere cinici si rimane sempre solo cinici.
So che ad applicarsi con passione e cura si migliora sempre quello che si sta facendo.
E ad essere ancora più ottimisti si trova il coraggio di reinventare tutto daccapo. Anche oggi.
Perché no?
Perché non ripartire daccapo? Anche ora, subito?
Perché non pensare l’impossibile?