Scommettere
Guarini Newsletter
Il Quadro: FT1.07.06
Scommettere
A tutti i costi, col massimo impegno. Semplicemente perché questa è vita.
Che cosa sia vita uno non se lo fa dire da qualcun altro. Lo sente addosso. Lo sente dentro. Perché tutti, all’inizio, partiamo con indicazioni fornite da altri. Ma non c’è verso, si deve imparare direttamente, con la propria esperienza. E se si ascolta dentro, se si ritorna a farsi la domanda, le indicazioni arrivano. E la vita stessa c’insegna a vivere.
Il vento gonfiava le vele del mio vascello, già questa mattina.
Sono due giorni che navigo per lidi nuovi.
Le persone, le vicende, le chiacchiere che si fanno strada facendo.
Per me, al centro, c’era questa nuova pittura.
La libertà di esprimersi e di arrischiare.
Una paletta da cucina. Questo è stato lo strumento trovato al supermercato, sabato mattina. Ben più congeniale delle normali spatoline che compri nei negozi di articoli per le belle arti.
Quando trovi lo strumento più giusto, si liberano potenzialità che attendevano. E tutto scorre più liscio.
E per trovarlo, si può andare oltre i confini dell’usuale.
Io penso che tutta la vita è così.
La tua fame non sa di cosa ha fame finché non trova il cibo, la ricetta, il frutto…
La fame segue la legge di Eros, che – secondo il mito greco – è figlio di Penia e Poros, vale a dire: di Mancanza e Intraprendenza.
Noi diciamo: la fortuna aiuta gli audaci. E audacia qui è uscire dal seminato, cercare in altri posti, andare incontro a ciò che cerchi – senza ancora conoscerlo – esplorando strade insolite e nuove.
La vita non è poggiata sul sapere, ma sulla scommessa – che, in un certo senso – è fede. Il sapere è sempre a posteriori. Viene dopo. Dopo che hai trovato. Dopo che hai ottenuto.
Nasciamo ignoranti – ma intraprendenti. E impariamo – prima –ciò che altri hanno imparato. Ma ancora non è la nostra vita.
La nostra vita incomincia quando incominciamo a esplorare di persona le nostre proprie scommesse.
Io dico che certe cose non si sanno. Si immaginano. Immaginare qualcosa che ci riguarda, qualcosa che riguarda il senso della nostra vita, è una scommessa. Immaginare che Dio è nell’aria che respiro non è un sapere è una scommessa. Immaginare che la vita abbia piacere che io la inventi per quel che mi riguarda non è conoscere è scommettere.
Curiosamente è una scommessa anche immaginare al ribasso. Immaginare che le fantasie siano mere illusioni senza costrutto. Immaginare che quello che conta sia soltanto ciò che si tocca, si guadagna, si conta.
Tutta la nostra vita pratica, concreta, è come sospesa a un cielo di immaginazioni e di scommesse.
Che mettendoci passione e inventare con libertà renda la vita più gioiosa e avventurosa è un’immaginazione scommessa che, per me, si è rivelata vera. Cioè, ha prodotto proprio ciò che aveva immaginato. È vera a posteriori.
La verità non è solo ciò che è, ma anche ciò che avverrà. La verità non è solo un dato di fatto, ma anche il prodotto di una cura.
Se ci sono verità di cui si deve prendere atto, ci sono anche verità che vanno prodotte. Che l’uomo potesse volare, comunicare a distanza, è stata una cosa non vera per moltissimo tempo. Poi è diventata vera.
Si può certo stabilire con esattezza ciò che non c’è. Ma chi può porre dei limiti a ciò che ci sarà?
L’immaginazione è una navicella volante che ci permette di sfuggire alla forza di gravità dei dati di fatto. Il coraggio di immaginare è il permesso di pensare anche fuori dal