Categoria : Eugenio Guarini
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E se lo facessi?
E dai! Perché lasciare che i tuoi sogni restino fantasticherie?
Tutte le mattine, le mie prime ore sono chiacchiere con dio. Mi rimetto in linea, mi ridimensiono e cadono le paure. Mi affido. Tutto qui.
Subito dopo mi trattengo dal pensare agli appuntamenti, all’agenda e alle bollette da pagare. Voglio dedicarmi ai miei sogni. Sono tutto quello che voglio essere, tutto quello che voglio sperimentare, tutto quello che voglio fare, tutte le vite che voglio vivere. E’ come un pozzo senza fondo. Il pozzo del desiderio. Assaporo questo desiderio, ogni giorno più succulento. E mi sento libero di farne il mio programma. Ci sono cose madornali, straordinarie, mastodontiche lì dentro. Cose che vanno molto di là da quel che comunemente ci si consente. Vanno oltre la linea di demarcazione stabilita dalla ragionevolezza. Invadono il territorio dell’impossibile. Ho deciso che tutto quello che sogno di fare, di provare, di realizzare, d’essere, tutto, proprio tutto è possibile.
Cadono le riserve. Non me ne importa nulla dell’opinione della gente, non me ne importa nulla delle leggi del mercato, non me ne importa nulla di qualsiasi considerazione di opportunità. Ho deciso. Mi ci butto. Basta che il sogno sia attraente, che abbia quel sapore intenso del gusto pieno della vita.
Chi m’impedisce di provarci?
E allora incomincio ad occuparmi di quello che è avvenuto, degli impegni presi e, soprattutto, di quello che avviene. Traffico con le mani il cervello e il cuore nella pasta morbida del mondo, nella corrente abbondante degli eventi. Vi dico la verità: sembra che le cose capitino da sole. Io ho solo da dire di sì. E mi ci butto, in questo sì, con tutta la passione di cui son capace.
Ogni giorno capitano non solo occasioni, opportunità, ma anche stimoli nuovi, idee nuove, e progetti nuovi. Ogni giorno si aggiungono amici nuovi e la rete del calore umano s’allarga.
Ho inventato un mondo a modo mio e mi piace infinitamente di più di quello che mi hanno presentato a scuola.
Perché lasciare che i tuoi sogni, i tuoi desideri profondi, gli angeli che visitano la tua mente, restino delle semplici fantasticherie?
Perché ostinarsi a credere che la realtà è solo quella cosa lì. Le bollette, il lavoro d’ufficio, il mutuo da pagare e la pensione da procurarsi in qualche modo in questi tempi difficili e le due settimane di ferie che magari sviluppi in un viaggio organizzato?
La realtà, l’universo, la società e gli uomini e le donne che hai attorno sognano di uscire da questi limiti e si affidano alla tua determinazione a credere nei sogni.
Nella pasta si mette il lievito perché invece di un mattone colloso venga fuori un pane leggero e saporito. Nella realtà si mettono i sogni perché fiorisca una vita degna di essere goduta.
Se continui ad ascoltare la voce della paura, l’intestino si stringe, la mente si accartoccia in ragionamenti sterili e ripetitivi, le parole ti escono dalla bocca col contagocce, ti becchi un casino di malattie psicosomatiche, non riesci a comunicare spontaneità e amore, ti sclerotizzi in una sorta di psoriasi dell’anima e, tutt’al più ti concedi in pulmann, o sul divano qualche minuto di fantasticherie.
Perché lasciare che i tuoi sogni restino delle mere fantasticherie?
Vuoi continuare a fantasticare all’infinito il tuo sogno di vita piena?
E se lo facessi?
SABATO PROSSIMO 3 APRILE dalle 18.30 circa al Plaza di San Donato Milanese.
Sono un pittore filosofo. Mando questa newsleter ai miei amici e conoscenti. Se non la gradisci inviami una mail con scritto CANCELLA. Se ti
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